05/03/2017, 12.07
VATICANO
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Papa: In Quaresima, trattare la Bibbia come il nostro telefono cellulare, portandola sempre con noi

All’Angelus papa Francesco consiglia di portare la Bibbia “sempre con noi”; aprirla “diverse volte al giorno”; leggere “i messaggi di Dio” per avere forza nel “combattimento spirituale” contro Satana durante la Quaresima. Stasera il pontefice e la Curia iniziano gli esercizi spirituali quaresimali.

Città del Vaticano (AsiaNews) – Durante la Quaresima è importante “prendere confidenza con la Bibbia” e trattarla come “trattiamo il nostro telefono cellulare”. Sono i consigli che papa Francesco ha rivolto ai pellegrini radunati oggi in piazza san Pietro per la recita dell’Angelus in occasione della prima domenica di Quaresima.

“Durante i quaranta giorni della Quaresima – ha detto il pontefice -  come cristiani siamo invitati a seguire le orme di Gesù e affrontare il combattimento spirituale contro il Maligno con la forza della Parola di Dio. Per questo bisogna prendere confidenza con la Bibbia: leggerla spesso, meditarla, assimilarla. La Bibbia contiene la Parola di Dio, che è sempre attuale ed efficace. Qualcuno ha detto: cosa succederebbe se trattassimo la Bibbia come trattiamo il nostro telefono cellulare? Se la portassimo sempre con noi; se tornassimo indietro quando la dimentichiamo; se la aprissimo diverse volte al giorno; se leggessimo i messaggi di Dio contenuti nella Bibbia come leggiamo i messaggi del telefonino... Chiaramente il paragone è paradossale, ma fa riflettere. In effetti, se avessimo la Parola di Dio sempre nel cuore, nessuna tentazione potrebbe allontanarci da Dio e nessun ostacolo ci potrebbe far deviare dalla strada del bene; sapremmo vincere le quotidiane suggestioni del male che è in noi e fuori di noi; ci troveremmo più capaci di vivere una vita risuscitata secondo lo Spirito, accogliendo e amando i nostri fratelli, specialmente quelli più deboli e bisognosi, e anche i nostri nemici”.

In precedenza il papa si era soffermato a considerare il vangelo della liturgia di oggi (Matteo 4,1-11), che racconta le tentazioni di Gesù nel deserto. Dopo il suo battesimo, ha spiegato Francesco, “Gesù è ormai pronto per iniziare la sua missione; e poiché essa ha un nemico dichiarato, cioè Satana, Lui lo affronta subito, ‘corpo a corpo’. Il diavolo fa leva proprio sul titolo di ‘Figlio di Dio’ per allontanare Gesù dall’adempimento della sua missione: «Se tu sei Figlio di Dio...», gli ripete (vv. 3.6), e gli propone di fare gesti miracolosi, come trasformare le pietre in pane per saziare la sua fame, e buttarsi giù dalle mura del tempio facendosi salvare dagli angeli. A queste due tentazioni, segue la terza: adorare lui, il diavolo, per avere il dominio sul mondo (cfr v. 9).  Mediante questa triplice tentazione, Satana vuole distogliere Gesù dalla via dell’obbedienza e dell’umiliazione – perché sa che così il male sarà sconfitto – e portarlo sulla falsa scorciatoia del successo e della gloria. Ma le frecce velenose del diavolo vengono tutte ‘parate’ da Gesù con lo scudo della Parola di Dio (vv. 4.7.10) che esprime la volontà del Padre. E così il Figlio, pieno della forza dello Spirito Santo, esce vittorioso dal deserto”.

“La Vergine Maria – ha concluso -  icona perfetta dell’obbedienza a Dio e della fiducia incondizionata al suo volere, ci sostenga nel cammino quaresimale, affinché ci poniamo in docile ascolto della Parola di Dio per realizzare una vera conversione del cuore”.

Dopo la preghiera mariana, alla fine dei saluti ai gruppi presenti, il papa ha ricordato che da stasera egli e la Curia romana saranno impegnati nei tradizionali esercizi spirituali della Quaresima.

“Da pochi giorni – ha detto - abbiamo iniziato la Quaresima, che è il cammino del Popolo di Dio verso la Pasqua, un cammino di conversione, di lotta contro il male con le armi della preghiera, del digiuno, delle opere di carità. Auguro a tutti che il cammino quaresimale sia ricco di frutti; e vi chiedo un ricordo nella preghiera per me e per i collaboratori della Curia Romana, che questa sera inizieremo la settimana di Esercizi Spirituali. Grazie di cuore”.

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