17/11/2018, 12.27
VATICANO
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Papa: Continuate a studiare gli scritti di papa Benedetto XVI

In occasione del conferimento del Premio Ratzinger 2018, papa Francesco esalta il papa emerito e il “dialogo costruttivo con la cultura di oggi”. Premiati Marianne Schlosser, teologa cattolica all’università di Vienna, e Mario Botta, architetto svizzero, che ha costruito diverse chiese. Apprezzamenti per il contributo femminile nella teologia e per la costruzione di "spazio sacro nella città degli uomini".

Città del Vaticano (AsiaNews) – L’incoraggiamento a “continuare a studiare” gli scritti di papa Benedetto XVI, l’apprezzamento per il contributo femminile nella teologia e alle “arti cristianamente ispirate”: sono i temi sottolineati da papa Francesco stamane, ricevendo in udienza i membri della “Fondazione vaticana Joseph Ratzinger-Benedetto XVI”, in occasione del conferimento del Premio Ratzinger 2018, giunto alla sua ottava edizione.

I vincitori di quest’anno sono: Marianne Schlosser, teologa cattolica tedesca, medievista specialista di San Bonaventura, ordinario di Teologia della spiritualità nella Facoltà di teologia cattolica dell’università di Vienna dal 2004; e Mario Botta, architetto svizzero, che ha costruito numerosi edifici sacri e diverse chiese.

Rivolgendo il suo “pensiero affettuoso e grato al papa emerito Benedetto XVI”, Francesco ha detto che “il suo è uno spirito che guarda con consapevolezza e con coraggio ai problemi del nostro tempo, e sa attingere dall’ascolto della Scrittura nella tradizione viva della Chiesa la sapienza necessaria per un dialogo costruttivo con la cultura di oggi”.

A proposito del premio Ratzinger conferito a una donna, egli ha commentato: “è molto importante che venga riconosciuto sempre di più l’apporto femminile nel campo della ricerca teologica scientifica e dell’insegnamento della teologia, a lungo considerati territori quasi esclusivi del clero. È necessario che tale apporto venga incoraggiato e trovi spazio più ampio, coerentemente con il crescere della presenza femminile nei diversi campi di responsabilità della vita della Chiesa, in particolare, e non solo nel campo culturale”.

 “L’impegno dell’architetto creatore di spazio sacro nella città degli uomini – ha detto poi riferendosi all’impegno di Mario Botta - è di valore altissimo, e va riconosciuto e incoraggiato dalla Chiesa, in particolare quando si rischia l’oblio della dimensione spirituale e la disumanizzazione degli spazi urbani”.

“Sullo sfondo e nel contesto dei grandi problemi del nostro tempo – ha concluso - la teologia e l’arte devono… continuare ad essere animate ed elevate dalla potenza dello Spirito, sorgente di forza, di gioia e di speranza… Ringrazio i teologi e gli architetti che ci aiutano ad alzare il capo e a rivolgere i nostri pensieri verso Dio. Auguri a tutti voi per il vostro nobile lavoro, perché sia sempre indirizzato a questo fine”.

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