23/06/2024, 13.48
VATICANO
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Papa ai governanti: 'Evitare ogni azione o parola che alimenti lo scontro'

Dopo la preghiera mariana dell'Angelus l'appello a pregare per la pace in Ucraina, Palestina, Israele e nel nord del Congo: "Occorre negoziare". La memoria dei "fratelli francescani": "Onorano la Chiesa di Roma". Il commento al Vangelo: Gesù "ci fa coraggiosi".

Città del Vaticano (AsiaNews) - Il primo Angelus della stagione estiva è stato accolto questa mattina da un cielo velato sopra Roma, nonostante il caldo record degli scorsi giorni. “Continuiamo a pregare per la pace”. Questo l’invito ripetuto più volte da Papa Francesco nell’intervento successivo la benedizione papale. “Specialmente in Ucraina, Palestina, Israele”, ha aggiunto. Ricordando anche la Striscia di Gaza e la regione nord del Congo. Rivolto, quindi, un forte appello ai governanti: “Ci vuole negoziare”. Indicando, come era già accaduto in numerose occasioni, di percorrere senza esitazioni la via del dialogo. 

“Lo Spirito Santo illumini le menti dei governanti, infonda in loro saggezza e senso di responsabilità, per evitare ogni azione o parola che alimenti lo scontro”, ha continuato. Ribadendo l’urgenza di giungere il più presto possibile a una “soluzione pacifica dei conflitti”. Parole condivise mentre non si fermano le bombe israeliane su Gaza - almeno cento le persone morte nelle ultime ventiquattr’ore, tra le vittime anche bambini -, e il rischio di escalation dovuto alle crescenti tensioni con il Libano è quanto mai attuale. “Guardo la bandiera di Israele”, ha aggiunto Papa Francesco indicando la stoffa esposta in Piazza San Pietro da alcune persone, come era accaduto anche nelle scorse settimane. Dicendo di averla vista anche la mattina, ha affermato: “È una chiamata alla pace”. In Piazza San Pietro visibile anche la bandiera esposta dai “ciclisti di Bollate (Milano, ndr) venuti in bicicletta”, ai quali Bergoglio ha rivolto un saluto. Su sfondo azzurro, con i colori dell’arcobaleno, la scritta “Pace per tutti”. 

Un ricordo, poi, è stato rivolto a padre Manuel Blanco Rodríguez, mancato a 85 anni nella notte tra giovedì 20 e venerdì 21 giugno. “Un francescano che da 44 anni abitava nella Chiesa dei Santi Quaranta Martiri e San Pasquale Baylon a Roma”, ha spiegato il Pontefice. “È stato superiore, confessore, uomo di consiglio. Ricordando lui vorrei fare memoria di tanti fratelli francescani, confessori, predicatori, che hanno onorato e onorano la Chiesa di Roma. Grazie a tutti loro”.

Prima della recita della preghiera mariana Papa Francesco si è soffermato sul Vangelo del giorno (Mc 4,35-41). “Ci presenta Gesù sulla barca con i discepoli, nel lago di Tiberiade. Arriva all’improvviso una forte tempesta e la barca rischia di affondare.  Gesù, che stava dormendo, si sveglia, minaccia il vento e tutto ritorna alla calma”, ha spiegato. Quello che è un pericolo per coloro che navigano infonde molta paura ai discepoli, nonostante fossero esperti pescatori, mentre Gesù dorme. “Sembra che Gesù voglia metterli alla prova”, ha detto Bergoglio. “Con la sua presenza li rassicura, li incoraggia, li incita ad avere più fede e li accompagna oltre il pericolo”. Perché Gesù si comporta in questo modo? Il Santo Padre ha provato a rispondere a questo quesito: “Per rafforzare la fede dei discepoli e renderli più coraggiosi”. 

Aver affrontato con Lui questa prova li aiuterà in futuro ad affrontarne altre, “fino alla croce e al martirio, per portare il Vangelo a tutte le genti”. Gesù fa lo stesso anche con tutti i cristiani, riuniti attorno all’Eucarestia: “Ci invita a prendere il largo, per trasmettere a tutti quello che abbiamo sentito e condividere con tutti quello che abbiamo ricevuto, nella vita di ogni giorno, anche quando è difficile”, ha continuato. Gesù, quindi, non elimina le difficoltà dalla vita delle persone, ma invece aiuta a viverle. “Ci fa coraggiosi”. Così, fidandosi della sua “potenza”, che va oltre le capacità umane, è possibile superare incertezze, esitazioni, chiusure e preconcetti, “per dire a tutti che il Regno dei Cieli è presente, è qui, e che con Gesù al nostro fianco possiamo farlo crescere insieme al di là di ogni barriera”. In conclusione del commento della Parola, un’invocazione: “La Vergine Maria, che accolse con umiltà e coraggio la volontà di Dio, ci doni, nei momenti difficili, la serenità dell’abbandono in Lui”. 

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