31/01/2016, 15.09
VATICANO – FILIPPINE
Invia ad un amico

Papa a Cebu: La presenza di Cristo, promessa di gioia e invito alla missione

In un videomessaggio inviato per la conclusione del 51mo Congresso Eucaristico internazionale, Francesco sottolinea la gioia per l’incontro “che ha riunito tante persone del vasto continente asiatico”. In Asia testimoniare Gesù “passa sempre più spesso attraverso una testimonianza di vita”. Il Congresso del 2020 sarà a Budapest, Ungheria.

Cebu (AsiaNews) – In Asia “dove la Chiesa è impegnata in un rispettoso dialogo con i seguaci di altre religioni” la testimonianza di Gesù “molto spesso avviene, come sappiamo, attraverso il dialogo di vita. La testimonianza di vite trasformate dall’amore di Dio è per noi il modo migliore di proclamare la promessa del regno di riconciliazione, giustizia e unità per la famiglia umana. Il nostro esempio può aprire i cuori alla grazia dello Spirito santo, che li conduce a Cristo il salvatore”. Lo dice papa Francesco nel videomessaggio inviato al 51mo Congresso Eucaristico internazionale che si chiude oggi a Cebu. Nel messaggio il pontefice si dice “particolarmente felice” per il fatto che questo congresso “abbia riunito tante persone del vasto continente asiatico e di tutto il mondo”.

Francesco ricorda il suo recente viaggio apostolico nelle Filippine, avvenuto poco dopo il passaggio del tifone Yolanda: “Ho potuto constatare di persona la fede profonda e la capacità di ripresa della popolazione. Sotto la protezione del Santo Niño, il popolo filippino ha ricevuto il Vangelo di Gesù Cristo circa cinquecento anni fa. Da allora, ha sempre dato al mondo un esempio di fedeltà e di profonda devozione al Signore e alla sua Chiesa. È stato anche un popolo di missionari, diffondendo la luce del Vangelo in Asia e fino ai confini della terra”.

Il tema del congresso eucaristico – Cristo in voi, nostra speranza di gloria – “è molto opportuno. Ci ricorda che Gesù risorto è sempre vivo e presente nella sua Chiesa, soprattutto nell’eucaristia, il sacramento del suo corpo e del suo sangue. La presenza di Cristo in mezzo a noi non è soltanto una consolazione, ma anche una promessa e un invito. È una promessa che un giorno la gioia e la pace eterne ci apparterranno nella pienezza del suo regno. Ma è anche un invito a uscire, come missionari, per portare il messaggio della tenerezza del Padre, del suo perdono e della sua misericordia a ogni uomo, donna e bambino”.

Un impegno fondamentale: “Quanto ha bisogno di questo messaggio il nostro mondo! Se pensiamo a tutti i conflitti, le ingiustizie, le crisi umanitarie urgenti che segnano il nostro tempo, ci rendiamo conto di quanto sia importante per ogni cristiano essere un vero discepolo missionario, portando la buona novella dell’amore redentore di Cristo a un mondo tanto bisognoso di riconciliazione, giustizia e pace”.

È quindi “opportuno” che il congresso sia stato celebrato nell’Anno della misericordia: “Siamo chiamati a portare il balsamo dell’amore misericordioso di Dio all’intera famiglia umana, fasciando ferite, portando speranza laddove la disperazione tanto spesso sembra avere il sopravvento”.

Francesco chiede poi ai partecipanti di concentrarsi su due aspetti della vita e dell’insegnamento di Gesù: la convivialità e la lavanda dei piedi. “Sappiamo quanto fosse importante per Gesù condividere i pasti con i suoi discepoli, ma anche, e specialmente, con i peccatori e gli emarginati. Sedendo a tavola, Gesù poteva ascoltare gli altri, sentire le loro storie, apprezzarne le speranze e le aspirazioni e parlare loro dell’amore del Padre. A ogni eucaristia, la mensa della cena del Signore, dobbiamo essere ispirati a seguire il suo esempio, andando incontro agli altri, in spirito di rispetto e apertura, per condividere con loro il dono che noi stessi abbiamo ricevuto.”

In Asia, dove la Chiesa è impegnata in un rispettoso dialogo con i seguaci di altre religioni, “questa testimonianza profetica molto spesso avviene, come sappiamo, attraverso il dialogo di vita. La testimonianza di vite trasformate dall’amore di Dio è per noi il modo migliore di proclamare la promessa del regno di riconciliazione, giustizia e unità per la famiglia umana. Il nostro esempio può aprire i cuori alla grazia dello Spirito santo, che li conduce a Cristo il salvatore”.

Il papa passa poi alla lavanda dei piedi: “Gesù ha lavato i piedi ai discepoli in segno di umile servizio, dell’amore incondizionato con cui ha dato la sua vita sulla croce per la salvezza del mondo. L’eucaristia è una scuola di servizio umile. Ci insegna a essere pronti a esserci per gli altri. Anche questo è al centro del discepolato missionario. Penso qui alle conseguenze del tifone. Ha portato un’immensa devastazione nelle Filippine, ma ha suscitato anche un’immensa effusione di solidarietà, generosità e bontà. Le persone si sono messe a ricostruire non soltanto le case, ma anche le vite”.

L’eucaristia, insomma, “ci parla di questa forza che scaturisce dalla croce e che porta continuamente nuova vita. Cambia i cuori. Ci permette di essere premurosi, di proteggere chi è povero e vulnerabile e di essere sensibili al grido dei nostri fratelli e le nostre sorelle nel bisogno. Ci insegna ad agire con integrità e a rifiutare l’ingiustizia e la corruzione che avvelenano le radici della società”.

In conclusione, Francesco annuncia che il prossimo congresso eucaristico internazionale si svolgerà nel 2020 a Budapest, in Ungheria: “Chiedo a tutti voi di unirvi a me nel pregare per la sua fecondità spirituale e per l’effusione dello Spirito Santo su tutti coloro che sono impegnati nei preparativi”

TAGs
Invia ad un amico
Visualizza per la stampa
CLOSE X
Vedi anche
Fedele thai: Il Congresso di Cebu è solo l’inizio di una nuova evangelizzazione
01/02/2016 11:21
Cebu, tutto pronto per il Congresso eucaristico internazionale
18/01/2016 14:51
Arcivescovo di Guwahati: In Asia la religione non muore, i fedeli prendono forza dall’Eucaristia
22/01/2016 15:27
Congresso eucaristico di Cebu “nuovo stimolo” per la testimonianza in Asia
23/01/2016 08:23
Congresso eucaristico, card. Bo: "Evangelizzare attraverso il dialogo. Con religioni, culture e poveri"
19/01/2016 09:40


Iscriviti alle newsletter

Iscriviti alle newsletter di Asia News o modifica le tue preferenze

ISCRIVITI ORA
“L’Asia: ecco il nostro comune compito per il terzo millennio!” - Giovanni Paolo II, da “Alzatevi, andiamo”