Papa Francisco dona 600mila maschere sanitarie alla Cina per combattere il coronavirus
Le maschere sono un dono della Santa Sede e delle comunità cristiane cinesi in Italia. I responsabili sono il card. Konrad Krajewski, elemosiniere del papa; il direttore della farmacia vaticana, p. Thomas Binish; p. Vincenzo Handuo, vicerettore del Pontificio Collegio Urbano. Le maschere saranno distribuite in Hubei, Zhejiang, Fujian. La China Southern Airlines si è incaricata di trasportarli gratis in Cina.
Città del Vaticano (AsiaNews) – Papa Francesco ha donato 600mila maschere sanitarie alla Cina per combattere l’epidemia di coronavirus che sta dilagando nel Paese. Dal 27 gennaio scorso, quattro lotti di maschere sanitarie sono stati raccolti dalla farmacia vaticana e dalle comunità cristiane cinesi in Italia, la China Southern Airlines si è incaricata di trasportarli gratis in Cina a Wuhan (Hubei), epicentro dell’epidemia, e in Zhejiang e Fujian.
I responsabili dell’operazione caritativa sono l’elemosiniere del papa, il card. Konrad Krajewski, il direttore della farmacia vaticana, p. Thomas Binish e p. Vincenzo Handuo, vicerettore del Pontificio Collegio Urbano (foto 1), originario della diocesi di Mindong (Fujian).
La Santa Sede e le comunità cristiane cinesi in Italia hanno pagato le maschere; la farmacia vaticana ha organizzato la raccolta e la spedizione. Ieri è giunto in Cina il terzo lotto delle maschere raccolte. I pacchi hanno all’interno lo stemma di papa Francesco (foto 2). Il quarto lotto è previsto per i prossimi giorni.
Il 26 gennaio scorso, il pontefice, rivolgendosi ai fedeli radunati in piazza san Pietro, ha pregato per le persone malate a causa del virus che si è diffuso in Cina. “Il Signore – ha aggiunto - accolga i defunti nella sua pace, conforti le famiglie e sostenga il grande impegno già messo in atto dalla comunità cinese per combattere l’epidemia”.
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