31/05/2005, 00.00
PAKISTAN
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Pakistan, arcivescovo di Karachi condanna l'attacco alla moschea

di Qaiser Felix

Karachi (AsiaNews) – Mons. Evaristo Pinto, arcivescovo ausiliare di Karachi, "condanna con forza l'attacco alla moschea Madina-tul-Ilm". L'attacco è stato condotto da 3 uomini armati che, nella mattinata di oggi, si sono introdotti nell'edificio: uno di loro si è fatto esplodere,  uccidendo 5 persone e ferendone gravemente 18.

Mons. Pinto ha detto ad AsiaNews: "La disgrazia non è solo la perdita delle vite umane, ma anche la distruzione di un luogo di preghiera". "Noi – ha continuato – siamo tristi e preghiamo per i morti e per i feriti ma questi tipi di violenza, in cui muoiono persone di qualunque religione, devono essere condannate con forza".

La notizia dell'attacco alla moschea ha scosso la città: molti giovani sono scesi per le strade ed alcuni hanno dato fuoco ad un ristorante della catena americana di fast food Kfc, che si trova nei pressi della moschea: nel rogo sono morti 6 impiegati che lavoravano all'interno. La folla ha distrutto anche autobus ed automobili che si trovavano sulla strada, ed ha incendiato 2 pompe di benzina.

Tariq Jamil, capo della polizia municipale, ha definito l'attacco alla moschea "un atto di terrorismo settario". L'uomo ha spiegato che gli assalitori non sono riusciti, grazie all'operato della polizia, ad entrare nella moschea ed è per questo che uno di loro si dovuto far esplodere nella veranda. "Se fossero riusciti ad entrare – ha continuato il capo della polizia – avrebbero commesso una strage, poiché all'interno dell'edificio stavano pregando oltre 100 persone".

Secondo fonti locali l'incidente è una risposta al ritrovamento del cadavere di Aslam Mujahid, uno dei più importanti leader del Muttahida Majlis-i-Amal (Mma), organizzazione musulmana del Pakistan che riunisce partiti politici e gruppi religiosi. L'uomo è stato infatti trovato morto - poche ore prima la bomba suicida - a causa di colpi d'arma da fuoco all'interno della sua auto nell'area Korangi-Landhi, a Karachi,.

Sheikh Rashid Ahmed, ministro dell'Informazione del Paese, ha detto: "E' un atto deprecabile che il governo condanna. Abbiamo già ordinato delle piene indagini sull'accaduto".

Karachi rimane una delle aree più attive della violenza settaria nel Pakistan. Quello di oggi è il secondo attacco ad una moschea in una settimana: il 27 maggio ad Islamabad una bomba ha ucciso 18 persone all'interno della moschea Bari Imam.

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