Pace con il Nord, giovani e martiri: l'agenda del Papa in Corea
Città del Vaticano (AsiaNews) - Anche se "non si possono ancora dare conferme ufficiali", il viaggio di papa Francesco in Corea del Sud è "praticamente sicuro". Lo dicono fonti vaticane ad AsiaNews. La visita dovrebbe svolgersi per un totale di circa 7 giorni nella prima metà di agosto: il pontefice sarà a Seoul per gli incontri istituzionali e nella diocesi di Daejeon per presiedere alle celebrazioni organizzate per la Giornata asiatica della Gioventù. Prevista poi la beatificazione dei 124 martiri coreani e una messa speciale per la pace e la riunificazione della penisola coreana.
La Giornata asiatica della Gioventù si terrà a Daejeon - nel centro della Corea del Sud - dal 13 al 17 agosto. Il tema dell'evento, che ricalca l'edizione mondiale ed è organizzato dalla diocesi e dalla Federazione della Conferenze episcopali asiatiche, è "Giovani dell'Asia, svegliatevi! La gloria dei martiri risplende su di voi". Sono attese decine di migliaia di giovani da tutto il continente: i cardinali di Hong Kong e Manila stanno spingendo i propri fedeli a partecipare in massa.
Il Papa, spiegano alcune fonti vaticane, "dovrebbe celebrare la grande messa di apertura della Giornata (prevista per il 13) e quella di chiusura. Il 15 agosto, festività dell'Assunzione di Maria, dovrebbe inoltre presiedere la beatificazione dei 124 martiri coreani". Il 18, prima di ripartire per l'Italia, dovrebbe svolgersi poi una messa "tutta dedicata alla Corea del Nord, una sorta di appello diretto a Pyongyang per la pace e la riunificazione".
Proprio la questione del martirio è molto sentita in Corea, e nella diocesi ospite. Parlando durante la Giornata mondiale della Gioventù di Rio de Janeiro, il vescovo locale mons. Lazzaro You Heung-sik ha detto: "Molti martiri coreani venivano dalla mia diocesi [proprio a Daejeon si trovano diversi luoghi storici collegati alla vita di questi primi cristiani coreani ndr], e sono figure esemplari per la vita dei fedeli. Le loro storie vanno imitate per la fiducia in Dio e per il sacrifico compiuto".
Spero, ha concluso poi il vescovo, "che i giovani che verranno in agosto possano essere ispirati da queste testimonianze. Sono molto felice di poterli ospitare, perché sono la speranza della Chiesa e dell'umanità: i giovani sono i campioni della nuova evangelizzazione".
La visita del Papa in Corea conferma la grande attenzione del pontefice per la Chiesa locale, una delle più dinamiche e vivaci non solo del continente ma del mondo cattolico in generale. Unico esempio di Chiesa nata dall'impegno dei laici - il regno Joseon non permetteva l'ingresso di sacerdoti stranieri nel Paese - essa ha subito almeno un secolo di persecuzione su 230 anni di vita totali.