16/09/2009, 00.00
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Oms: H1N1, virus “senza mezze misure”. Continua la corsa ai vaccini

Autopsie mostrano che il virus è diverso dall’influenza stagionale e causa infezioni polmonari “profonde”. Stati Uniti e Cina pianificano vaccinazioni di massa.
Pechino (AsiaNews/Agenzie) – Il virus H1N1, responsabile dell’influenza suina, è un virus “agli estremi” e non conosce “mezze misure”. Ad affermarlo è Margaret Chan, direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), secondo cui la malattia “nella maggioranza dei casi” non crea problemi, ma nei “rari episodi” in cui si manifesta in forma aggressiva “chiede cure specifiche e intensive”. Pechino, intanto, pur non avendo registrato alcun decesso ufficiale continua la sperimentazione dei vaccini; una terza azienda cinese ha ottenuto il nulla osta per la commercializzazione.
 
“A livello clinico – ha sottolineato la direttrice dell'Oms – è un virus agli estremi. Le persone che corrono maggiori pericoli sono le donne incinta o quanti hanno basse difese immunitarie”, soprattutto nei Paesi in cui mancano strutture e personale sanitario “adeguato”. Chan conferma che per le nazioni industrializzate i problemi saranno “sopportabili”, ma in quelli sottosviluppati “si potranno avere conseguenze devastanti”.
 
Negli Stati Uniti la Food and Drug Administration ha dato il via libera a quattro delle cinque aziende che hanno prodotto un vaccino. La campagna di immunizzazione di massa dovrebbe iniziare a partire da ottobre.
 
Le autorità di Pechino hanno autorizzato una industria con base a Shanghai alla commercializzazione del vaccino; esso avrebbe effetti collaterali minori rispetto agli altri farmaci. Ma Xianghu, ricercatore dello Shanghai Institute of Biological Sciences, spiega che l’istituto produrrà a breve 3 milioni di vaccini; entro la fine dell’anno il numero totale dovrebbe sfiorare i 10 milioni. Finora per la nuova influenza non si sono registrati decessi in Cina, ma le autorità sanitarie mantengono alta la soglia di attenzione. Nei giorni scorsi Liang Wannian, vice-direttore del Dipartimento per le emergenze al Ministero della sanità, aveva parlato di “milioni di persone contaminate” dal prossimo autunno, con “casi gravi e morti inevitabili”.
 
In India il numero totale delle vittime per la nuova influenza ha superato quota 200, più di 6500 i contagiati. Il virus si è diffuso in 28 stati. Il Ministero thailandese della sanità conferma 11 nuovi decessi, per un totale di 153 morti.
 
Secondo i dati dell’Oms, aggiornati all’11 settembre, il numero dei contagi nel Sud-est asiatico ha superato quota 22mila, con 221 vittime. Nell’area del Pacifico occidentale vi sono 306 morti e circa 70mila contagi. In tutto il mondo i morti sono “almeno” 3205, con 277mila di persone infette.
 
L’autopsia delle vittime da nuova influenza conferma che il virus H1N1 è “diverso” dall’influenza stagionale. I pazienti mostrano infezioni polmonari “profonde”, tra cui “danni gravi” agli alveoli. Esso causa problemi respiratori acuti che, nella maggior parte dei casi, portano al decesso del paziente.
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