Nunzio a Damasco: p. Mourad “è stato liberato”, è “disteso” e “in buone condizioni di salute”
Damasco (AsiaNews) - “Padre Jacques Mourad è stato liberato lo scorso 10 ottobre e ieri, verso le 14, ho potuto parlare per la prima volta con lui dal rilascio. Al telefono era disteso, e in buone condizioni di salute”. È quanto afferma ad AsiaNews mons. Mario Zenari, nunzio apostolico in Siria, commentando la liberazione del prete siro-cattolico Jacques Mourad, il priore del monastero di Mar Elian ad Al Qariatayn, a sud-ovest di Homs, in Siria. Il sacerdote, famoso per l’opera a favore del dialogo interreligioso fra cristiani e musulmani, è stato rapito nel maggio scorso nei pressi del luogo di culto distrutto ad agosto dallo Stato islamico (SI).
P. Mourad, sacerdote appartenente alla stessa comunità di p. Paolo Dall’Oglio, da 12 anni era alla guida della locale parrocchia siro-cattolica. Amico e collaboratore del sacerdote gesuita di origini italiane, è stato uno dei primi monaci della comunità di Mar Musa e, a dispetto dei pericoli derivanti dal conflitto e delle minacce di sequestro, non aveva voluto abbandonare la propria gente.
Fonti locali riferiscono che ieri il sacerdote ha celebrato la prima messa dal momento della liberazione. Egli si troverebbe nel villaggio di Zaydal, a circa cinque chilometri dalla città di Homs, ma non vi sono conferme ufficiali “per questioni di sicurezza”. Ad agosto l’area di Al Qariatayn è finita sotto il controllo dei miliziani jihadisti che hanno sequestrato circa 230 civili fra cui 60 cristiani.
Interpellato da AsiaNews mons. Zenari conferma le “buone” condizioni di salute di p. Mourad, con il quale “ho parlato un po’ per telefono, ma senza scendere nei dettagli del sequestro”. Il prelato riferisce che, nei prossimi giorni, il sacerdote “arriverà a Damasco” e “lascerò che sia lui a divulgare i particolari del rapimento”. “Posso dire fin d’ora - aggiunge - che era molto disteso e non ha problemi di salute”.
Per il nunzio a Damasco la notizia della “liberazione” è “molto positiva”; nella vicenda, aggiunge, vi sono “particolari” di “grande importanza” ma che non possono al momento essere rivelati.
Per quanto concerne il rapimento di p. Dall’Oglio non vi sono invece elementi nuovi ed è difficile, spiega mons. Zenari, che p. Mourad “possa avere avuto qualche notizia” durante i mesi del sequestro. “Non si tratta dello stesso luogo in cui è stato rapito - conclude il prelato - e quindi non vi potranno essere elementi utili. Nulla è cambiato su questo fronte”. (DS)
30/06/2023 11:34