24/05/2018, 08.48
IRAN - STATI UNITI - UE
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Nucleare iraniano: Khamenei detta le condizioni per restare nell’accordo

Il leader sciita chiede di tutelare le vendite di petrolio e di salvaguardare i commerci. E i Paesi Ue non devono chiedere negoziati sul programma di missili balistici o sulle attività nella regione. Resta profonda la distanza fra Washington e Bruxelles. Ministro tedesco: seguiamo “due strade diverse”.

 

Teheran (AsiaNews/agenzie) - Il leader supremo iraniano Ali Khamenei ha dettato le condizioni in base alle quali il Paese resterà nell’accordo nucleare (il Jcpoa) con Cina, Russia ed Europa, dopo la decisione del presidente Usa Donald Trump di cancellarlo e introdurre nuove sanzioni. Fra gli elementi di maggiore interesse per la massima autorità sciita vi sono la tutela delle vendite di petrolio e la salvaguardia dei commerci.

Nei giorni scorsi il segretario di Stato americano Mike Pompeo ha annunciato “le sanzioni più dure della storia” nei confronti della Repubblica islamica. Diversa la posizione dei principali leader europei - Germania, Gran Bretagna e Francia - che intendono rispettare il patto siglato nel 2015.

In questo contesto si legge il viaggio diplomatico del ministro iraniano degli Esteri Mohammad Javad Zarif a Bruxelles e la scelta dell’Unione europea (Ue) di rispolverare una norma pro-Cuba; l’obiettivo è proteggere le proprie imprese dalla “applicazione extraterritoriale” delle nuove sanzioni imposte dalla Casa Bianca.

Nel suo intervento l’ayatollah Khamenei sottolinea che le potenze europee dovrebbero proteggere le vendite di greggio dell’Iran dalle sanzioni degli Stati Uniti e continuare con l’acquisto del petrolio. Inoltre, le banche dell’Ue devono salvaguardare i commerci con la Repubblica islamica. Infine, Francia, Germania e Regno Unito dovrebbero impegnarsi a non chiedere negoziati sul programma di missili balistici e sulle attività nella regione, due punti fermi per Washington. Se non verranno soddisfatte queste richieste, ha precisato, il Paese potrà riprendere le attività di arricchimento dell’uranio. E non vi saranno più accordi che prevedono la presenza degli Stati Uniti. “La Repubblica islamica - ha concluso Khamenei - non può più fare accordi con un governo che viola con così grande facilità i trattati internazionali”.

Intanto resta sempre profonda la distanza fra Washington e Bruxelles in tema di nucleare iraniano, come conferma il capo della diplomazia tedesca Heiko Maas. “Siamo ancora molto lontani da un compromesso - ha dichiarato il ministro degli Esteri al termine di un incontro con Pompeo - stiamo seguendo delle strade diverse”. Lo stesso Mass ha infine elogiato la “grande solidarietà” di tutti i Paesi europei firmatari dell’accordo nucleare e dell’intera Unione europea che vogliono mantenere in vita il Jcpoa e proseguire i negoziati con Teheran.

 

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