21/06/2024, 14.03
PAKISTAN
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Niente Eid per gli Ahmadi: arresti e divieti nel Punjab

di Shafique Khokhar

La minoranza religiosa della comunità Ahmadiyya sotto attacco delle forze dell'ordine, che sostengono i gruppi estremisti. Diversi gli arresti effettuati nei giorni precedenti alla festività, nonostane la legge pakistana garantisca loro la libertà religiosa nelle proprie abitazioni. Il portavoce Amir Mahmood: violazione dei diritti umani fondamentali.

Punjab (AsiaNews) - Le violenze perpetrate contro la comunità Ahmadiyya, minoranza in Pakistan (2 per cento circa della popolazione), non si sono fermate nemmeno durante la festa dell’Eid-al-Adha. Ai membri del movimento religioso musulmano nato nel Punjab a fine Ottocento e considerato eretico è stato impedito da più parti - gruppi estremisti e forze dell’ordine in primis - di offrire gli animali in sacrificio e di svolgere i riti anche all’interno delle abitazioni private. Inoltre, sette Ahmadi sono stati arrestati il giorno prima dell’Eid nel Punjab, sequestrati i loro animali. Una pratica non nuova, chiara violazione dei loro diritti umani e delle sentenze della Corte Suprema del Pakistan.

Gli episodi che rimandano a un estremino diffuso sono molti: il giorno dell'Eid, alcuni chierici religiosi hanno avvicinato uno studente indù dell'Università Namal di Islamabad e lo hanno costretto a mangiare carne di mucca, proponendogli di accettare l’Islam. A questi si aggiungono le azioni extra-giudiziarie delle autorità che trattengono gli Ahmadi, li costringono a presentare fideiussioni ostacolando i loro riti, rappresentando una chiara violazione dell'articolo 20 della Costituzione pakistana e della sentenza del 12 gennaio 2022 di un collegio di due membri della Corte Suprema del Pakistan. Pronuncia che garantisce la libertà degli Ahmadi di praticare la loro fede all'interno dei luoghi privati. Ma quest'anno si è assistito a un picco di odio e violenza contro gli Ahmadi per aver compiuto il rito religioso del qurbani.

I sette arresti sono avvenuti il 16 giugno. Tra gli Ahmadi trattenuti vi sono Nadeem, residente a Daska, distretto di Sialkot, e un altro di Khokar ki, distretto di Gujranwala. A questi si aggiungono altri cinque Ahmadi di Motra, distretto di Sialkot. Inoltre, i funzionari di polizia si sono introdotti nelle case di un Ahmadi a Railway Colony, Lahore, molestando in seguito la sua famiglia, e di uno a Lodhi Nangal, nel distretto di Faisalabad. L’elenco di questi episodi potrebbe prolungarsi di molto. Pressanti anche gli ostacoli  posti dalle istituzioni. Per esempio, l’assistente del commissario di Quaidabad ha imposto una divieto agli Ahmadi nel compiere il loro rito religioso del sacrificio, in conformità a una lettera emessa dal Dipartimento degli Interni del Punjab l'anno precedente. Allo stesso modo, il Sub-Divisional Magistrate di Mirpur, Azad Jammu & Kashmir (AJK), ha emesso un'ordinanza secondo cui nessun Ahmadi può offrire alcun tipo di sacrificio di animali durante i tre giorni di Eid-ul-Adha. Invece di proteggere gli Ahmadi dalle molestie e dalle violenze, i funzionari di polizia hanno convocato la leadership Ahmadiyya in varie stazioni di polizia, minacciandola: se un Ahmadi viene trovato a praticare il qurbani o a recitare le preghiere dell'Eid, si sarebbe trovato sotto attacco imminente da parte del Tehreek-e-Labaaik (TLP), partito estremista. 

Le violenze si scontrano con la libertà di culto nelle abitazioni private garantita sulla carta dalla legge del Pakistan. Quindi, la polizia avrebbe il compito di fornire agli Ahmadi protezione, cosa che non fa assolutamente, impegnata spesso a perseguitarli per volere di gruppi di estremisti di destra. Così, i membri della comunità Ahmadiyya si sentono completamente insicuri e vulnerabili. Il portavoce della Comunità Ahmadiyya Pakistan, Amir Mahmood, ha dichiarato che il sostegno fornito dalla polizia ai gruppi estremisti sotto le spoglie della religione è una grave violazione dei diritti umani fondamentali e sta diventando una fonte di diffamazione per l’intero Paese. Sostenendo la necessità che questa mentalità radicale venga estirpata. Il portavoce ha chiesto che gli Ahmadi arrestati in occasione della festa dell'Eid siano immediatamente rilasciati e che siano prese misure per garantire la loro sostanziale libertà religiosa.

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