11/09/2019, 12.03
NEPAL – INDIA – CINA
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Nepal-India, apre il primo oleodotto dell’Asia del sud in chiave anti-cinese

L’impianto collega Motihari (in Bihar) con Amlekhgunj (oltre la frontiera nepalese). Fornirà ogni anno al Nepal due milioni di tonnellate di greggio. I rapporti tra i due vicini sono in fase di risalita dopo la crisi del 2015, innescata da Delhi dopo la firma della prima Costituzione nepalese.

Kathmandu (AsiaNews/Agenzie) – I governi di India e Nepal hanno inaugurato il primo oleodotto transfrontaliero tra i due Paesi, che è anche il primo di tutta l’Asia meridionale. La cerimonia è avvenuta ieri durante una videoconferenza simultanea tra Delhi e Kathmandu, cui hanno partecipato i rispettivi premier, Narendra Modi (indiano) e Khadga Prasad Sharma Oli (nepalese). Secondo gli analisti, l’infrastruttura vuole bilanciare l’egemonia della Cina nella regione himalayana.

L’impianto di trasporto collega per 69 km il deposito dell’Indian Oil Corporation a Motihari (in Bihar) con quello della Nepal Oil Corporation a Amlekhgunj (circa 100 km dalla capitale nepalese). La sua costruzione è costata al governo indiano 3.2 miliardi di rupie (44 milioni di euro) e fornirà petrolio in maniera costante e a basso costo. Birendra Goit, portavoce della Nepal Oil Corporation, stima un risparmio annuo di 8,7 milioni di dollari sui costi di trasporto del carburante.

Il Nepal consuma circa 2,66 milioni di tonnellate di greggio ogni anno e circa 480mila tonnellate di gas per cucinare. Al momento entrambe le risorse sono trasportate su cisterne. La capacità annuale dell’oleodotto sarà di due milioni di tonnellate. Ieri il premier indiano ha assicurato futura cooperazione per nuovi progetti, primo tra tutti un corridoio per il trasporto di gas naturale oltre il confine.

I rapporti tra India e Nepal, che condividono una frontiera lunga 1.751 km, sono in fase di risalita dopo la crisi avvenuta alla fine del 2015 nella regione del Terai. Da sempre storici alleati, gli scambi tra Delhi e Kathmandu hanno avuto una pesante battuta d’arresto a causa di un embargo non ufficiale sulle merci esportate in Nepal, dichiarato dall’India in seguito alla promulgazione della prima Costituzione nepalese, laica e democratica. Il blocco di carburante, cibo e altri beni essenziali per la popolazione, ha portato il Nepal sull’orlo della guerra civile, con una popolazione già stremata a causa del devastante terremoto dell’aprile del 2015 che ha provocato oltre 9mila vittime.

A salvare il Paese dalla bancarotta era stata la Cina, che si è sostituita a Delhi come partner privilegiato di Kathmandu. In questi anni Pechino ha foraggiato il Paese himalayano con milioni di dollari d’investimento per costruire ospedali, strade e impianti idroelettrici. Shiv Mukherji, ex ambasciatore indiano in Nepal, ha dichiarato: “Questo è uno sviluppo molto, molto importante. L’oleodotto collega l’India senza soluzione di continuità al Nepal, sottolineando il fatto che la geografia favorisce le relazioni tra India e Nepal in maniera naturale rispetto alla Cina”.

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