Nepal, contro il traffico di minori il governo blocca “ogni movimento non autorizzato”
Kathmandu (AsiaNews) - A poco più di un mese di distanza dal terribile terremoto che ha colpito il Nepal, sono scomparsi migliaia di bambini. Si teme che siano caduti nelle mani dei trafficanti di esseri umani. Per questo il governo ha deciso di vietare tutti i viaggi per minori non accompagnati da parenti o tutori legali.
Le autorità hanno stabilito che qualsiasi bambino che voglia effettuare uno spostamento all’interno del territorio nepalese dovrà essere accompagnato dai genitori o da chi ne fa le veci. Il viaggio dovrà essere autorizzato tramite un permesso scritto rilasciato dal Consiglio per il benessere dei bambini del distretto di appartenenza.
Secondo il Ministero per il benessere sociale delle donne e dei bambini, tale misura ha l’obiettivo di prevenire il traffico e lo sfruttamento dei minori che hanno perso le loro case durante il terremoto e si trovano attualmente nei centri di soccorso. Dalle tendopoli allestite all’aperto sono già scomparsi tantissimi minori, più di 5mila secondo quanto riferisce Kamal Sing Ban, portavoce della polizia locale. I funzionari stanno lavorando su migliaia di denunce di smarrimento. Egli afferma ad AsiaNews: “Le denunce di bambini scomparsi sono in continuo aumento. Ma riteniamo che il numero reale sia ancora più elevato dato che molti genitori o tutori sono morti e nessuno viene a sporgere denuncia per loro. Stiamo facendo del nostro meglio per salvare le vite di questi bambini e chiediamo a tutti di aiutarci”.
Rupa Rai, attivista cattolica, invita tutti i genitori a prestare la massima attenzione alla sicurezza dei propri figli: “In questo momento esistono moltissime opportunità di sfruttamento di quei minori che hanno perso le loro famiglie nel terremoto. Non solo, ci sono grandi rischi anche per quei bambini che non hanno perso i genitori, ma vivono nei campi all’aperto. Temiamo che possano essere abusati o sfruttati”. “Le organizzazioni cattoliche come la Caritas e altri gruppi religiosi stanno promuovendo dei programmi per accrescere la consapevolezza nei vari luoghi temporanei di accoglienza e stanno suscitando l’attenzione del governo per garantire la sicurezza e la protezione dei più piccoli.”
Keshav Prasad Regmi, direttore generale del Dipartimento per le donne e i minori all’interno del Ministero, nota: “Il governo è giunto a questa decisione nella speranza di ridurre il fenomeno [della sottrazione dei minori - ndr] e controllare il traffico dei bambini verso altri Paesi”. Impegno confermato anche da Minendra Rijal, portavoce del governo: “Il bando ci aiuterà a controllare il commercio illegale dei bimbi. Continueremo ad attuarlo fino a quando non sarà garantita l’incolumità di ogni singolo bambino”.