27/12/2019, 12.28
INDONESIA
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Natale, rafforzata l’amicizia tra musulmani e cattolici indonesiani (Video)

di Mathias Hariyadi

Le due comunità dimostrano che la tolleranza religiosa è ancora norma nell'arcipelago. Nei giorni scorsi, gli islamisti hanno lanciato appelli affinché i musulmani non augurassero “Buon Natale”. Politici e gruppi moderati visitano chiese e parrocchie in tutto il Paese. Il governatore di Central Java incontra le suore trappiste.

Jakarta (AsiaNews) – Come ogni anno nel Paese islamico più popoloso al mondo, le celebrazioni natalizie della comunità cattolica sono occasione d’incontro e dialogo interreligioso in molte parrocchie. Nonostante i rinnovati appelli delle formazioni radicali, secondo cui anche solo augurare un “Buon Natale” è haram (illecito), molti musulmani moderati hanno esteso gesti e messaggi di amicizia ai concittadini cristiani.

Il 25 dicembre a Semarag (nella provincia di Central Java), il governatore Ganjar Pranowo si è recato in visita di cortesia presso la residenza dell’arcivescovo, mons. Robertus Rubiyatmoko (video 1). Ad accompagnarlo, vi erano i vertici locali di esercito e polizia ed alcuni gruppi d’ispirazione islamica. Questi hanno intrattenuto i presenti con un’esibizione musicale. La mattina del giorno precedente, Ganjar aveva incontrato la comunità monastica del Pertapaan Bunda Pemersatu – monastero delle cistercensi della stretta osservanza (Ocso, trappiste) situato a Gedono, sulle pendici del monte Merbabu (video 2). Poche ore prima, la popolazione locale aveva assistito le religiose nei preparativi per le celebrazioni. Con i loro peci (cappelli) in testa, santri (studenti del collegio islamico) avevano mostrato rispetto alle suore anziane baciando loro le mani, mentre all'interno dell'edificio donne musulmane con l’hijab offrivano il proprio aiuto.

Il giorno di Natale, nella parrocchia di St. Theresia a Menteng (Central Jakarta) un gruppo di attivisti per il dialogo religioso ha atteso la fine della messa per fare gli auguri ai fedeli (foto 2). Nelle stesse ore, il governatore della capitale, Anies Baswedan si recava in visita presso la cattedrale dell'Assunzione e veniva accolto con calore dall’arcivescovo, il card. Ignatius Suharyo Hardjoatmodjo (foto 3). Anies ha fatto il suo ingresso nella chiesa ed ha pronunciato un breve discorso di auguri di fronte a centinaia di fedeli. Alcune ore prima della messa di Vigilia, quattro gruppi interreligiosi (Cak Nurian, GusDurian, Cahaya Guru e Bale Nyahi) avevano visitato la parrocchia della Sacra Famiglia a Pasar Minggu (South Jakarta). La loro presenza è stata accolta da tre sacerdoti – p. Antonius Pramono Wahyu Nugroho, p. Andreas Subekti, p. Joseph Biondi Matovano – due seminaristi e figure cattoliche locali (foto 1, 4).

Nella provincia di East Java, p. Damianus Fadjar Tedjo Soekarno è un noto promotore dello “spirito di tolleranza sociale” e del dialogo tra gruppi di diversa estrazione etnico-religiosa. Alcuni giorni prima di Natale, il sacerdote della diocesi di Malang ha invitato alcuni leader musulmani e membri di movimenti interreligiosi ad una cerimonia per celebrare il 25mo anniversario del Rahayu Hospice, struttura gestita dalle “Abdi Kristus” – le Serve di Cristo di Jajag, nella reggenza di Banyuwangi. “I cattolici – dichiara p. Damianus ad AsiaNews – dovrebbero essere incoraggiati a mettere in pratica lo spirito di tolleranza sociale con le azioni, piuttosto che con le parole. Questo è un approccio fondamentale per mantenere buoni rapporti con i membri di altre comunità nella nostra vita quotidiana”.

Sempre nella diocesi di Malang e nella reggenza di Banyuwangi, anche p. Triburtius Catur Wibowo ha contribuito a stringere un profondo legame di amicizia con i musulmani locali. Il sacerdote ha allestito una sala di preghiera nella “Casa dell’educazione sull’ecologia”, che dirige nel villaggio di of Kelir. La struttura appartiene alla diocesi e rappresenta un importante sostegno didattico per la scuola locale chiamata “Hikmah Mandala”. La Casa è meta di frequenti visite organizzate per gruppi di diverse fedi, soprattutto musulmani.

Sebbene in alcune località del Paese i cristiani non abbiano potuto celebrare il Natale in modo sereno, musulmani e cattolici hanno dimostrato che la tolleranza religiosa è ancora la norma nell'arcipelago. Anche la più grande organizzazione islamica moderata d'Indonesia, Nahdlatul Ulama (Nu), ha pubblicato sui social network gli auguri di Buon Natale, spazzando via le polemiche di lunga data sull'opportunità per i musulmani di utilizzare l’espressione. Kiai Hajj prof. Said Agil Siroj, presidente di Nu ha persino diffuso un videomessaggio di auguri a tutti i cristiani del Paese.

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