15/10/2020, 08.59
TURCHIA - ARMENIA - AZERBAIJAN
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Nagorno-Karabakh, armi turche a sostegno degli azeri nella guerra con gli armeni

Le esportazioni militari da Ankara a Baku hanno registrato una escalation nel 2020, con un picco nel mese che ha preceduto il conflitto. Da poco meno di 300mila dollari di luglio a 36 milioni di agosto e i 77 milioni di settembre. Baku è oggi il primo acquirente di armi turche, seguito da Oman e Stati Uniti. 

Istanbul (AsiaNews/Agenzie) - Le esportazioni militari dalla Turchia all’Azerbaijan, alleato di Ankara, sono aumentate di almeno sei volte quest’anno con un picco nella vendita di droni e di altri equipaggiamenti tecnici. Secondo i dati forniti dalla Turkish Exporters’ Assembly, l’escalation nella vendita di armamenti per il 2020 ha raggiunto la vetta il mese scorso - alla vigilia dei primi combattimenti con l’Armenia - con una cifra complessiva di 77 milioni di dollari.

In base alle cifre ufficiali fornite dall’associazione, che raggruppa oltre 95mila compagnie dedite all’export in 61 settori differenti, mostrano che il governo di Baku ha acquistato 123 milioni in sistemi di difesa e dell’aviazione. Il dato fa riferimento ai primi nove mesi del 2020, prima dell’inizio del conflitto con Erevan, ed è una ulteriore conferma dello stretto legame fra turchi e azeri, come emerso di recente dall’invio di mercenari siriani dell’Isis da parte di Ankara.

La maggior parte degli acquisti di droni, lanciarazzi, munizioni e altre armi è avvenuta dopo luglio, quando gli scontri al confine tra le forze armene e azere hanno spinto la Turchia e l’Azerbaigian a condurre esercitazioni militari congiunte. Le vendite sono schizzate dai 278.880 dollari del mese di luglio ai 36 milioni di dollari di agosto e 77,1 milioni di settembre. Per fare un paragone, nei primi nove mesi del 2019 il dato è stato di 20,7 milioni di dollari.

Turan Oguz, espetto di difesa con base a Istanbul, sottolinea che “è evidente la richiesta di aiuto lanciata dall’Azerbaijan alla Turchia… che non ha perso tempo a riflettere se la minaccia sarebbe potuta aumentare”. “Ankara è determinata - aggiunge - a fornire a Baku tutto ciò di cui ha bisogno e “il legame nel settore della difesa che unisce Azerbaijan e Turkey si rafforza ogni giorno di più”. Lo stesso presidente Recep Tayyip Erdogan ha più volte manifestato il proprio sostegno alla richiesta avanzata da Baku di un ritiro armeno dal Nagorno-Karabakh.

Interpellato sui dati forniti dalla Turkish Exporters’ Assembly, un funzionario del ministero della Difesa di Ankara ha ricordato le parole del titolare del dicastero Hulusi Akar, il quale aveva affermato il mese scorso che la Turchia sosterrà l’Azerbaijan “con tutti i mezzi possibili”. Una posizione di forza confermata dallo stesso Primo Ministro armeno Nikol Pashinyan, il quale ha affermato che solo un cambiamento nella posizione della Turchia potrebbe spingere gli azeri a interrompere le operazioni militari nel Nagorno-Karabakh ma, ad oggi, non vi è alcun segno di un possibile cambiamento di rotta. 

Nel mese di settembre Baku è balzata in vetta nella lista dei Paesi acquirenti di armi dalla Turchia, seguita da Oman e Stati Uniti con 63 milioni di dollari ciascuno. Le autorità turche ricordano che il Paese è ormai il quarto produttore al mondo di droni, da che Erdogan ha deciso di sostenere la produzione interna per ridurre la dipendenza dal mercato occidentale. 

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