10/03/2016, 08.52
MYANMAR
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Myanmar: Htin Kyaw, fedelissimo di Aung San Suu Kyi, è il favorito alla carica di presidente

Al via l’iter parlamentare per la nomina del nuovo capo di Stato, scelto nei prossimi giorni. La Nld indica per la poltrona uno stretto collaboratore della “Signora”, con laurea a Oxford, onesto e di basso profilo. Secondo alcuni la sua migliore qualità è “saper prendere ordini”. Una scelta che conferma la centralità di Suu Kyi nel futuro del Paese. 

Yangon (AsiaNews/Agenzie) - In Myanmar ha preso il via l’iter parlamentare che porterà alla scelta del presidente della Repubblica, il secondo dopo il mandato quinquennale (da poco concluso) di Thein Sein. La Lega nazionale per la democrazia (Nld) di Aung San Suu Kyi, che ha trionfato alle elezioni del novembre scorso e detiene la maggioranza alle camere, ha indicato i due nominativi che andranno a ricoprire la prestigiosa carica. Con tutta probabilità il prossimo capo di Stato sarà Htin Kyaw, fedelissimo della “Signora”, onesto e di basso profilo, con un passato a Oxford e una militanza nel comitato esecutivo del partito. 

La nomina di Htin Kyaw conferma che la numero uno della Nld, Suu Kyi, non sarà eletta presidente del Myanmar. Del resto una famigerata norma contra personam le ha di fatto sempre precluso la possibilità di aspirare alla massima poltrona dello Stato. 

La “Signora” ha cercato in ogni modo di abrogare la norma e di poter concorrere alla carica mediante accordo con i militari, senza riuscirvi. Tuttavia, fin dalla vittoria alle urne la Nobel per la pace ha rivendicato il successo proprio e del partito, assicurando un suo ruolo - senza peraltro mai definirlo nel dettaglio - al “di sopra” del presidente. 

Con tutta probabilità sarà dunque Htin Kyaw (nella foto), laurea a Oxford e una vita spesa all’ombra di Aung San Suu Kyi, per la quale ha ricoperto anche il ruolo di autista, a guidare il Paese per i prossimi cinque anni. Egli è una figura di primo piano del partito ed era accanto alla “Signora” quando è stata liberata dagli arresti domiciliari nel novembre 2010. 

Secondo gli esperti la sua qualità migliore è quella di “saper prendere ordini”. Una conferma in più, se mai ve ne fosse stato bisogno, della scelta di una persona fidata da parte della leader della Nld, la quale pur non avendone l’ufficialità sarà la vera guida del Myanmar per il prossimo quinquennio. 

L’indicazione da parte del partito vincitore dei nomi per la presidenza sono il primo atto formale che poterà, entro i prossimi giorni, alla elezione del capo di Stato. Per la carica di presidente potranno concorrere i vertici delle due camere (Htin Kyaw è indicato per la Camera bassa) e una personalità indicata dall’esercito; uno dei tre sarà il futuro leader, mentre gli altri due sconfitti ricopriranno la carica di vice-presidente. 

Htin Kyaw, 70 anni, è un membro del comitato esecutivo centrale della Nld e un fedelissimo della sua leader. Egli ha fama di onestà e lealtà, e ha sempre mantenuto un atteggiamento di basso profilo. Suo padre, lo scrittore e poeta Min Thu Wun, aveva vinto nel 1990 un seggio alle elezioni vinte dai democratici e mai riconosciute dalla giunta militare. La moglie Su Su Lwin è figlia di uno dei fondatori della Nld e figura di primo piano del partito. Ha anche ricoperto un ruolo di primo piano nella Daw Khin Kyi Foundation, l’ente caritativo fondato in onore e in memoria della madre della “Signora”. 

Aung San Suu Kyi sembra dunque aver messo da parte l’ambizione a diventare il prossimo presidente del Myanmar, ma non rinuncia certo a guidare il Paese pur senza un preciso ruolo istituzionale. Il suo obiettivo resta quello di un esecutivo di “riconciliazione nazionale” e di pacificare le molte anime in lotta fra loro nella ex Birmania. Del resto già nell’ottobre 2013, in una intervista esclusiva ad AsiaNews, la premio Nobel aveva affermato che “pace e unità” erano i valori attraverso i quali sarebbe stato possibile “costruire una Birmania democratica”. 

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