20/11/2014, 00.00
MYANMAR
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Myanmar, l’esercito attacca un campo Kachin: 23 morti e 13 feriti

I militari hanno sparato colpi di artiglieria, colpendo un centro di addestramento della formazione etnica situato poco lontano da Laiza. Per il portavoce militare Kachin “è stato un attacco intenzionale”, preceduto da “scontri”. A rischio i colloqui di pace fra governo centrale e minoranze etniche. La settimana prossima previsto un nuovo round di incontri.

Yangon (AsiaNews/Agenzie) - L'esercito birmano ha attaccato un campo di addestramento per ufficiali delle milizie etniche Kachin Independence Army (Kia), uccidendo 23 cadetti e ferendone altri 13. Fonti locali riferiscono che i militari hanno scagliato granate e colpi di artiglieria verso un campo situato poco lontano da Laiza, nello Stato Kachin, poco distante dal confine con la Cina; il riad è avvenuto ieri, verso mezzogiorno. La Nan, portavoce Kia, conferma che 20 soldati sono deceduti sul colpo, mentre i feriti sono stati trasportati nell'ospedale della città, dove altri tre sono morti in un secondo momento. 

"È stato un attacco intenzionale" sottolinea il portavoce Kia, secondo cui vi erano stati "scontri" in precedenza nella mattinata, "fra le 8.30 e le 9" in un'area a pochi chilometri dal campo. I colpi di artiglieria - granate di 105mm - provenivano "dagli avamposti" dell'esercito birmano "del villaggio di Kandaung", nei pressi della collina di Hkaya Bum. "Per noi si tratta della più grave perdita in un singolo attacco". 

In queste settimane sono in corso colloqui di pace fra governo centrale e leader delle minoranze etniche, fra cui i Kachin, per il raggiungimento di un cessate il fuoco. Da Naypyidaw non trapelano commenti sulla vicenda, che rischia di complicare ancora di più il cammino verso la pace e il dialogo.

Hla Maung Shwe, negoziatore nel processo di pace del Myanmar Peace Centre, conferma di aver avuto notizia dell'attacco e di aver riferito al governo delle informazioni in possesso. "Stiamo cercando di ridurre il rischio di eventi analoghi" afferma; al riguardo, la prossima settimana sono in calendario nuovi colloqui. 

Analisti ed esperti di politica birmana spiegano che anche in passato vi sono stati scontri e schermaglie fra i due fronti, ma quello di ieri appare più un "attacco premeditato e deliberato", che ha preso di mira in realtà "un non-obiettivo". Sul fronte Kachin già vi erano dubbi sulle reali intenzioni dell'esercito di raggiungere un accordo; questo episodio rischia di mettere la parola fine a ogni possibile confronto politico e dialogico. 

Il Myanmar è composto da oltre 135 etnie, che hanno sempre faticato a convivere in maniera pacifica, in particolare con il governo centrale e la sua componente di maggioranza birmana. In passato la giunta militare ha usato il pugno di ferro contro i più riottosi, fra cui i Kachin nell'omonimo territorio a nord, lungo il confine con la Cina. Divampata nel giugno 2011 dopo 17 anni di relativa calma, la guerra nello Stato Kachin ha causato decine di vittime civili e almeno 200mila sfollati; nell'agosto scorso i vescovi della regione hanno lanciato un appello per la pace, auspicando una soluzione "duratura" al conflitto. 

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