18/03/2019, 11.19
ISLAM-NUOVA ZELANDA
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Musulmano sul massacro di Christchurch: L'odio è la religione del terrorismo

di Kamel Abderrahmani

Gli attentati riflettono un disagio, rafforzato da destre estreme e intellettuali pieni d’odio. L’assassino era ossessionato dalla fine dell'Europa e l'ipotesi di “una grande sostituzione” dei suoi popoli. Il terrorismo islamico è causa diretta dell'emergere di nazionalismi e islamofobia.

Parigi (AsiaNews) – Uccidere innocenti pacifici, raccolti in preghiera nel loro luogo di culto, non può avere giustificazione e nessuna motivazione. Ogni vita umana è sacra e nessuno ha il diritto di portarla via e attentare alla sua pienezza. Ma a quanto pare, questo non mette tutti d’accordo! Quanto è appena accaduto in Nuova Zelanda è inammissibile, è la barbarie. Sono state massacrate con freddezza 50 persone di fede islamica, solo perché erano musulmane. L'assassino si è dotato di una telecamera ed ha trasmesso parte del suo atto terroristico in diretta sui social network, dopo aver pubblicato su un forum un “manifesto” di circa 60 pagine, in cui si scaglia contro gli immigrati, che chiama “invasori”.

Il manifesto è chiaro. Descrive accuratamente l'ossessione dell'autore per la fine dell'Europa e l'ipotesi di “una grande sostituzione” dei suoi popoli attraverso l'immigrazione. È necessario sapere che questa teoria è resa così popolare da un certo Renaud Camus, ossia un saggista di estrema destra francese che del resto dà il suo titolo[1] a questo “manifesto”. Egli cristallizza la maggior parte delle fantasie dell'estrema destra ed esorta, senza vergogna e senza scrupolo alcuno, gli europei ad attaccare chiunque abbia un trascorso da immigrato.

Ecco perché dico che quanto appena successo in Nuova Zelanda riflette un certo disagio, rafforzato da un pericoloso dibattito tenuto dalle destre estreme in Europa e anche dal pensiero di alcuni intellettuali pieni d’odio e islamofobi, che i media invitano sui palcoscenici televisivi. Un ragionamento per cui tutti i musulmani sono messi nello stesso sacco. Questo è un errore monumentale, che alla fine potrebbe provocare altri atti islamofobi. Vale a dire, le persone innocenti pagheranno ciò che una minoranza colpevole e malata ha fatto.

Ecco perché dico che questo atto terroristico potrebbe essere una risposta al terrorismo islamista. Vale a dire che l'odio chiama solo odio e anche il terrorismo porta ad altro terrorismo. Inoltre, per esempio in Francia, negli ultimi anni gli atti islamofobi contro le moschee si sono moltiplicati, soprattutto nei giorni successivi agli attacchi di Charlie Hebdo nel gennaio 2015 e quelli del 13 novembre 2015 a Parigi e Saint-Denis. In altre parole, gli atti terroristici islamici contribuiscono direttamente all'emergere di estremismi nazionalisti e atti islamofobi. Infine, vi è un certo relativismo tra gli eventi!

Tuttavia, quello che voglio dire è che noi, quanti crediamo nella comunità umana, dobbiamo continuare a costruire ponti che colleghino culture e religioni diverse per un mondo migliore. Un mondo in cui l'ebreo non sarà ucciso per quello che è, idem per un cristiano, un musulmano, un ateo, un deista. La missione non sembra facile ma è possibile. È possibile che colui che ha ucciso i 50 musulmani non rappresenti i 2 miliardi di cristiani sulla terra. È possibile dal momento che Daesh e gli altri gruppi terroristici non possono essere messi nello stesso sacco con il miliardo di musulmani. Vale a dire, gli atti devono essere attribuiti a coloro che li commettono.

 


[1] https://cortecs.org/wp-content/uploads/2017/01/23.30_Grand_remplacement_Renaud_Camus_BLONDIN_MAMY_MARTIN_McGUIGAN_SHAH_SPELO.pdf

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