24/03/2017, 09.02
IRAQ
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Mosul: i genitori in fuga costretti a “sedare” i loro figli

I miliziani puniscono con la morte gli uomini in fuga, e legano le donne al freddo. Le famiglie scappano di notte e sono costrette a sedare o tappare la bocca dei bambini. Tranquillanti per risparmiargli gli orrori della guerra.

Mosul (AsiaNews/Agenzie) – Se scoperti, gli iracheni che fuggono da Mosul corrono il rischio di essere puniti dai militanti dell’Isis. Per questa ragione, i genitori sono costretti a sedare o a tappare la bocca dei loro figli durante la fuga.

Hala Jaber, dell’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Iom), dichiara che i miliziani di Daesh sparano agli uomini scoperti a fuggire e legano le donne al freddo, oltre ad usare i civili come scudi umani.

“Le famiglie spesso scappano nella notte o nelle prime ore del mattino e devono camminare con i loro figli. I bambini si stancano e se piangono diventa difficile”, riferisce Jaber a Reuters in una telefonata da Erbil, a est di Mosul. “Qualche volta gli sigillano la bocca con lo scotch oppure gli danno valium o altri tranquillanti per tenerli buoni, per non essere scoperti dall’Isis e catturati o uccisi.”

Secondo l’Iom questo avviene in diverse aree controllate dall’Isis in Iraq.

Le forze irachene hanno lanciato una campagna militare per recuperare l’area ovest di Mosul un mese fa, dopo aver catturato la zona est in gennaio. Secondo le organizzazioni umanitarie la situazione è disperata per le più di 600mila persone bloccate con scarsezza di cibo, acqua, carburante e medicinali. L’Unhcr afferma che a giovedì erano 157mila le persone che avevano raggiunto il centro di raccolta per i fuggitivi.

Amy Christian, portavoce di Oxfam in Iraq, dichiara che i civili che arrivano in cerca di salvezza sono “traumatizzati, affamati, disidratati e del tutto esausti,” e che alcuni genitori danno sedativi ai bambini per proteggerli dal terrore della fuga.

“La mia famiglia ha dato medicine ai bambini piccoli,” racconta a Oxfam Noor Muhammed, un adolescente fuggito insieme ad altre 27 persone. “I genitori davano sonniferi ai loro bambini perché non fossero sconvolti dalle battaglie; e anche per non essere scoperti per colpa loro mentre scappavano.”

Jaber riferisce che team di specialisti si stanno occupando del supporto psicologico di questi bambini. “Le cose che questi bambini hanno visto e vissuto sono più di quanto qualsiasi essere umano dovrebbe vedere – afferma – hanno visto mani tagliate, decapitazioni e uccisioni. Molti di loro sono sotto shock.” Ma per Jaber, questi bambini sono anche di una forza sorprendente: “[Quando sono arrivati] disegnavano carri armati con bandiere dell’Isis. Ora disegnano fiori e facce felici.”

 

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