Mons. Barwa: il 12 gennaio un’udienza pubblica sulle violenze del Kandhamal
L’incontro si svolgerà alla Vijay High School di Raikia, tra i villaggi più devastati dai progrom contro i cristiani. Le persecuzioni dei radicali indù hanno costretto alla fuga 56mila persone. Nel frattempo, sette cristiani “languono ancora in carcere, ma sono innocenti”.
Chennai (AsiaNews) – Il prossimo 12 gennaio “assisterò ad un’udienza pubblica sulle violenze compiute nel distretto di Kandhamal nel 2007-2008”. Lo annuncia ad AsiaNews mons. John Barwa, arcivescovo di Cuttack-Bhubaneswar. Egli racconta che l’incontro avverrà nel cortile della Vijay High School di Raikia. Esso “rappresenta l’occasione per conoscere lo stato attuale dei casi. Avverto la necessità di partecipare, insieme a tanti attivisti, alle vittime e ai familiari dei sette cristiani accusati in modo ingiusto che ancora languono in carcere”.
Nell’agosto 2008 in Orissa i radicali indù hanno compiuto la più feroce persecuzione contro i cristiani in India. Le violenze si sono concentrate nel distretto di Kandhamal. Alla fine dei pogrom, il bilancio è stato pesantissimo: quasi 56mila fedeli costretti alla fuga, 5.600 case bruciate o saccheggiate in 415 villaggi. Secondo i dati del governo, i morti accertati sono stati 38; due le donne stuprate; numerose le persone con mutilazioni e danni permanenti. Tuttavia, i numeri di Chiesa e attivisti sociali sono altri: quasi 300 chiese distrutte, oltre a conventi, scuole, ostelli e istituti di assistenza. Almeno 91 le vittime: 38 morte sul colpo, 41 per le ferite subite nelle violenze, 12 in azioni di polizia.
Nonostante sia stato appurato che gli attacchi erano premeditati, alla fine in carcere sono finiti sette cristiani di umili origini, dove si trovano ancora. “In tutti questi anni – dice mons. Barwa – ci sono state sporadiche udienze, e nessuna si è conclusa in maniera positiva”. Nel frattempo nessuno dei criminali responsabili delle distruzioni è stato imprigionato. Assassini, stupratori, saccheggiatori e distruttori restano impuniti. Secondo il National Solidarity Forum, durante gli attacchi sono stati più di 3.300 i reclami, ma solo 820 sono stati registrati come vere e proprie denunce. Il resto non è stato accolto. Tra le denunce, solo 518 contenevano i dati degli accusati; di queste, almeno 247 sono state archiviate.
Al momento l’arcivescovo si trova a Chennai per partecipare alla Plenaria della Conferenza dei vescovi di rito latino (Ccbi), uno dei tre riti della Conferenza episcopale indiana (Cbci). In calendario dal 7 al 14 gennaio, l’incontro ha per tema l’esortazione apostolica di papa Francesco “Evangelii Gaudium” (La gioia del Vangelo). I prelati stanno discutendo su come rivitalizzare il ministero di amore e compassione della Chiesa cattolica a livello diocesano e parrocchiale. In tutto, partecipano 189 vescovi in rappresentanza di 132 diocesi.
15/01/2019 08:59