Mindanao, musulmani divisi al referendum per l’autonomia
Oggi alle urne per votare sulla nuova Regione autonoma di Bangsamoro nel Mindanao musulmano (Barmm). Prevista un'affluenza del 75%. I risultati finali entro quattro giorni. Sulle operazioni di voto vigila un contingente di 20mila soldati e agenti di polizia. Missionario Pime: “Nelle roccaforti islamiche, molti sono contrari al ‘si’”.
Zamboanga (AsiaNews) – Circa 2,8 milioni di filippini nell’isola meridionale di Mindanao sono chiamati in queste ore a votare lo storico referendum sulla Bangsamoro Organic Law (Bol). Se approvata, la legge darà vita ad un territorio autonomo nell'area indicata come Bangsamoro (nazione dei Moro), dove vivono almeno 4 milioni di persone in maggioranza musulmane. Prendono parte al voto gli elettori nei territori che chiedono l'inclusione nella nuova Regione autonoma (Barmm). Oggi è il turno delle zone che ne compongono il nucleo; le votazioni del 6 febbraio prossimo riguarderanno invece l'inclusione volontaria di unità governative confinanti.
La Commissione elettorale prevede un'affluenza del 75%. Entro quattro giorni dalla votazione, le autorità comunicheranno i risultati finali. Sulle operazioni di voto vigila un contingente di 20mila soldati e agenti di polizia, per timore di azioni violente da parte di gruppi armati ribelli. La Bol deriva da un accordo di pace del 2014, firmato da governo e gli insorti del Moro Islamic Liberation Front (Milf). Espressione del gruppo etnico dei Maguindanao, i militanti del Milf sono chiamati a gestire la triennale fase di transizione politica ed i 950 milioni di dollari Usa in investimenti che nei prossimi 10 anni Manila si è impegnata a devolvere alla Barmm. Questo alimenta il malcontento delle altre etnie islamiche, come i Tausūg, che hanno dichiarato di preferire l’assetto federale, ed i Maranao.
“Nonostante l’ottimismo manifestato dai vertici del Milf, è probabile che la Bol non passi”. Lo afferma ad AsiaNews p. Stefano Mosca, missionario del Pontificio Istituto Missioni Estere (Pime) a Zamboanga del Sur. “Il governo ha trattato solo con loro, escludendo di fatto gli altri gruppi musulmani che ora si oppongono alla legge. Secondo loro, la Bol favorirebbe solo il Milf: l’organizzazione riceverà da Manila 50 milioni di pesos (832mila euro) per i prossimi cinque anni, come risarcimento per le ingiustizie subite dalla popolazione islamica”.
Il referendum sulla Bol non riguarda le province di Mindanao dove il Pime è presente (Zamboanga del Norte, Zamboanga del Sur, Zamboanga Sibugay). Qui i musulmani sono numerosi ma rappresentano una minoranza. “Tra i cristiani delle nostre zone – prosegue p. Mosca – molti non sanno neanche del referendum. Altri accusano gli islamici di essere ‘traditori’ e non si fidano. Al momento non è possibile prevedere lo scenario che si aprirebbe con un ‘no’. La paura diffusa è che i militanti del Milf possano riprendere azioni violente, come attentati o rapimenti di stranieri. Il nostro vescovo ha chiesto a me e al mio confratello qui a Lakewood di accettare la scorta. Da domani, un agente di polizia seguirà i nostri spostamenti e prenderemo alcune precauzioni. Non siamo però preoccupati, questa è la prassi in tempo di elezioni. La popolazione locale è molto collaborativa, sempre pronta a segnalare persone e movimenti sospetti alle autorità”.
17/01/2019 14:17
26/01/2019 08:00