Meriam finalmente libera, è a Roma e potrebbe incontrare il Papa
Roma (AsiaNews) - Ha avuto un lieto fine la vicenda di Meriam, la cristiana sudanese condannata a morte per apostasia, in quanto figlia di un musulmano e quindi islamica secondo la sharia. Oggi è giunta a Roma, con il marito e i due figli, portata da Khartoum con un aereo del governo italiano. E potrebbe incontrare papa Francesco, forse già oggi.
Il volto finalmente sorridente (vedi foto) la donna, 26 anni, era stata condannata a morte a febbraio da un tribunale di primo grado per apostasia. La corte le aveva chiesto di "tornare alla sua fede", ma Meriam, che è sposata con Daniel Wani, anch'egli cristiano, aveva risposto di non essere mai stata musulmana. Il padre, infatti, si era allontanato dalla famiglia e la madre, cristiana, l'ha educata secondo la propria religione. Ma per la legge, Meriam è musulmana e il fatto che fosse sposata con un cristiano in una chiesa cristiana di Khartoum aggravava la situazione. Il tribunale infatti, oltre alla morte per impiccagione la condannò anche a 100 frustate per adulterio.
La condanna di Meriam aveva sollevato critiche e proteste in gran parte del mondo non musulmano, in quanto evidente violazione della libertà religiosa. Mentre era in carcere, la donna ha partorito - "in catene" ha raccontato lei stessa - il suo secondo figlio, una bambina. Il 23 giugno la Corte d'appello annullò la prima sentenza. Decisa a lasciare il Sudan, il 24 Meriam e la sua famiglia furono nuovamente arrestate con l'accusa di aver tentato di lasciare il Paese con documenti falsi.
Scarcerata e rifugiata nell'ambasciata americana a Khartoum, oggi finalmente è potuto partire. Ad accoglierla a Roma il primo ministro italiano Matteo Renzi: "Oggi - ha detto - è un giorno di festa". Meriam e la sua famiglia prima di partire per gli Stati Uniti - il marito ha anche un passaporto americano - si fermeranno qualche giorno a Roma e si parla di un incontro con papa Francesco. In proposito, il portavoce vaticano, padre Federico Lombardi, ha precisato che "Il Papa è informato ma non c'è nessuna decisione su possibili incontri".