29/07/2021, 11.04
INDONESIA
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Merauke, mons. Mandagi: 'Trattiamo i papuani con rispetto e dignità'

di Mathias Hariyadi

L'arcivescovo condanna il pestaggio di un disabile papuano da parte di due ufficiali dell'aviazione. Necessario un addestramento mirato e procedere a livello giuridico "non basandosi sulla vendetta e la violenza, ma con amorevole cura".

Jakarta (AsiaNews) - “Bisogna trattare i papuani con rispetto e dignità”. Lo ha scritto in una lettera l'arcivescovo di Merauke mons. Petrus Canisius Mandagi dopo una vicenda che ha coinvolto un indigeno papuano e due ufficiali dell’aviazione indonesiana.

Nei giorni scorsi è diventato virale un video che riprende un alterco tra un papuano disabile e il proprietario di una bancarella. Ad un certo punto intervengono due ufficiali in uniforme: il primo costringe l’indigeno a terra con le mani dietro la schiena, mentre il secondo preme il proprio stivale sulla faccia dell’uomo. Gli attivisti per i diritti umani e a favore dell’indipendenza di Papua occidentale hanno subito espresso la loro indignazione. Dopo un’analisi anche il governo ha confermato che l’uomo fosse disarmato, affetto da disabilità e non avesse opposto resistenza, per cui quello degli ufficiali è stato un comportamento che va “oltre gli standard e le procedure applicabili”, ha dichiarato il capo dello staff presidenziale.

Il capo di Stato maggiore dell'aeronautica indonesiana, il maresciallo Fadjar Prasetyo, ha rilasciato un comunicato stampa in cui condanna l’uso eccessivo della forza da parte dei due soldati: “Faremo una valutazione sul nostro personale a Merauke e porteremo il caso davanti a un tribunale marziale”. I due ufficiali coinvolti sono al momento in stato di fermo e sotto indagine. 

“Chiedo alle forze militari indonesiane di trattare i nostri concittadini papuani con rispetto e dignità”, scrive nella sua missiva mons. Mandagi. Il prelato ha ringraziato i capi dell’aeronautica di Merauke e di Jakarta “per aver risposto prontamente alla questione” e aver condannato l’episodio. Egli ha ribadito però la necessità di trattare più umanamente i papuani, a lungo discriminati, soprattutto dalle Forze armate del Paese: “Per lungo tempo i papuani sono stati maltrattati dalle autorità indonesiane. Sulla base dell’ultimo episodio di violenza, chiedo con forza che l’esercito cambi il suo approccio ai papuani”.

In un passaggio successivo, l’arcivescovo pone l’accento sul bisogno di un addestramento mirato e la necessità di procedere a livello giuridico “in modo professionale e su basi legali, non basandosi sulla vendetta e la violenza, ma con amorevole cura”. Infine il porporato ha manifestato il proprio apprezzamento ai militari locali che svolgono il loro lavoro con serietà ed efficienza: “Il mio rispetto va alle decine di ufficiali che mantengono un’eccezionale condotta morale. Li sostengo nel conquistare il cuore degli indigeni papuani”.

Papua occidentale è ricca di risorse. Entrata a far parte dell’Indonesia dopo una votazione controversa nel 1969, nel 2018 la provincia ha visto lo scoppio di proteste dopo alcune discriminazioni razziste delle forze di sicurezza nei confronti degli indigeni locali. 

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