22/04/2013, 00.00
INDIA
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Medico cattolico: Una vergogna per l’India lo stupro di una bambina di 5 anni

di Nirmala Carvalho
La piccola è stata abusata e seviziata per due giorni. Arrestati due sospettati per la violenza sessuale. Membro della Pontificia accademia della vita: “La violenza contro donne e bambine è diffusa, insidiosa, e si manifesta in molti aspetti della loro vita”, anche attraverso feticidi femminili, discriminazione e omicidi per dote.

New Delhi (AsiaNews) - È "una vergogna per tutta l'India la violenza brutale, irripetibile e senza limiti compiuta contro una bambina di 5 anni", stuprata per due giorni da due vicini di casa e ritrovata quasi in fin di vita il 17 aprile scorso. A parlare ad AsiaNews è il dr. Pascoal Carvalho, medico cattolico di Mumbai e membro della Pontificia accademia per la vita, che esprime la "condanna più assoluta" per quanto accaduto alla piccola.

Oggi la polizia ha arrestato il secondo sospettato, di nome Pradeep, nello Stato del Bihar dove tentava di fuggire. Fondamentale la testimonianza del primo accusato, Manoj Kumar, anch'egli fermato in un altro villaggio del Bihar nella serata di ieri. I due uomini avrebbero tra i 25 e i 30 anni. La piccola è ancora ricoverata all'All India Institute of Medical Sciences di New Delhi, dove i medici sono riusciti a stabilizzarla.

Il 15 aprile scorso i due sospettati, forse sotto effetto di alcool, hanno sequestrato la piccola, figlia di vicini di casa. Per due giorni hanno violentato e seviziato la bambina, fino a tentare di soffocarla per evitare che raccontasse l'accaduto. I genitori hanno ritrovato la figlia esanime il 17 aprile e l'hanno subito portata alla locale stazione di polizia, dove però gli agenti si sono rifiutati di registrare una denuncia e richiedere una visita del medico legale, "suggerendo" alla famiglia di curarla in casa.

Due giorni dopo, il 19 aprile, i genitori hanno fatto ricoverare la figlia all'Aiims. Fonti interne all'ospedale hanno riferito che la bambina aveva ferite sulle guance, evidenti segni di strangolamento intorno al collo e infezioni in corso causate dall'uso di oggetti impropri con cui le è stata usata violenza.

"La connivenza della polizia - nota il membro della Pontificia accademia per la vita - è ancora più vergognosa. In India la violenza contro le donne è diffusa, insidiosa, e si manifesta in molti modi diversi e in ogni aspetto della loro vita. L'eliminazione sistematica e progressiva delle donne avviene attraverso feticidi e infanticidi femminili, omicidi per dote, stupri. Ma anche l'alto tasso di mortalità di bambine sotto i cinque anni per mancanza di cure, e il fatto che l'India abbia il più alto tasso di mortalità materna in tutto il mondo, [sono fattori che] relegano le donne al gradino più basso della scala sociale e risultano in una mancanza di rispetto e in crescenti episodi di violenza, discriminazione, brutalizzazione e annichilimento". 

 

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