12/09/2006, 00.00
PAKISTAN
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Mariamabad, convertiti dall'Islam in pellegrinaggio alla "Lourdes asiatica"

di Qaiser Felix

Centinaia di migliaia fra cristiani e musulmani hanno partecipato al 57esimo pellegrinaggio nazionale al santuario della Vergine. La storia di Mubarak Masih, convertito dall'Islam, rifiutato dalla famiglia, continua a credere nonostante "una vita difficile", grazie all'aiuto della Madonna.

Mariamabad (AsiaNews) – L'atmosfera "priva di ogni discriminazione religiosa" e la grande venerazione che cristiani e musulmani del Pakistan provano per il santuario mariano di Mariamabad fanno sì che questo continui ad essere uno dei più venerati dell'Asia. Qui si è concluso il 57esimo pellegrinaggio annuale, contraddistinto dall'assenza di ogni forma di tensione religiosa.

Il pellegrinaggio si è svolto dal 7 al 10 settembre ed è stato seguito da centinaia di migliaia di persone, fra cui moltissimi musulmani. Mariamabad, la "Lourdes dell'Asia", si trova a 80 chilometri circa da Lahore, nel nord-est del Pakistan.

Mubarak Masih, 31 anni, si è convertito al cristianesimo dall'Islam cinque anni fa. Ad AsiaNews racconta che ha saputo del pellegrinaggio "da alcuni amici. Vivo una vita difficile a causa della mia conversione, ma pregare la Madonna mi aiuta e mi conforta. E' la Vergine che mi fa andare avanti".

Masih spiega che "quando i miei parenti hanno saputo che mi ero convertito al cristianesimo, mi hanno attaccato tutti insieme e rotto la gamba destra. Nel corso del ricovero e della convalescenza, pregavo Maria che mi ha aiutato a sentire meno dolore ed a guarire prima".

"A volte – continua – continuavo a sentire del dolore forte alla gamba: sono venuto al santuario, ho offerto il mio dolore e questo è sparito del tutto. Ora sto benissimo, e sento vicino a me la Vergine".

Muhammad Husain, 28 anni, ha compito il viaggio con l'amico Niamat Ali, di 22 anni: entrambi sono fedeli all'Islam. Lavorano in una fabbrica di Gujranwala ed hanno sentito parlare dell'evento da un loro compagno di lavoro cristiano. "Rispettiamo molto Maria – dicono – e siamo venuti qui per dimostrarlo".

Quattro ragazzi, sempre musulmani, spiegano: "Veniamo qui da quando eravamo bambini, ogni anno. La cosa che ci spinge a ripetere questa esperienza è l'atmosfera: non vi sono tensioni religiose o discriminazione, solo amore e fede".

Indrias Yaqoob è un catechista che ha accompagnato un gruppo di fedeli fino al santuario. Ad AsiaNews spiega che "già una settimana prima dell'inizio ufficiale del pellegrinaggio, migliaia di persone sono arrivate qui da ogni parte del Paese, fra cui un gran numero di donne musulmane. La popolazione ha una devozione speciale per Maria: hanno aspettato ore in fila per poter toccare la sua statua e porgere i loro doni".

Safia Bibi ha 50 anni, e da 22 compie regolarmente la visita al santuario. Ad AsiaNews dice: "Ero sposata da otto anni, ma senza figli. Sono venuta qui a chiedere la grazia di un figlio ed ho promesso di continuare a venire se fossi stata ascoltata. Ora ho quattro figli, e continuo a venire a dire grazie. Continuerò a venire insieme alla mia famiglia fino alla morte".

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