15/07/2005, 00.00
CINA - GIAPPONE
Invia ad un amico

Mare Cinese orientale, il Giappone autorizza la ricerca di giacimenti di petrolio

Pechino risponde: è una "violazione della sovranità territoriale". Tokyo si dice pronta a risolvere la disputa "con il dialogo".

Pechino (AsiaNews/Agenzie) – "Dura protesta" contro una "grave provocazione e violazione" della sovranità territoriale e degli interessi economici cinesi. Così Pechino risponde oggi al Giappone, che ieri ha autorizzato la Teikoku Oil Co - seconda impresa nazionale per il petrolio e il gas naturale - a compiere esplorazioni di giacimenti nella zona del mare Cinese Orientale. La zona è da tempo oggetto di una disputa territoriale con la Cina.

Pechino avverte che la decisone di Tokyo, presa "senza consultazioni" preventive, non giova alla "stabilità" della regione e ai "complessivi rapporti sino-nipponici". Cui Tiankai, rappresentante del ministro degli Esteri cinese, ha convocato l'ambasciatore giapponese per una protesta ufficiale.

Shoichi Nakagawa, ministro giapponese dell'Economia, commercio e industria, ha spiegato che le ricerche avverranno a est della linea di confine. Egli ha negato la volontà di "provocare la Cina" e insistito che "si tratta di una procedura interna" e che Tokyo "ha il necessario dovere di proteggere le attività private dei giapponesi". Alla domanda sulla possibile protezione militare degli impianti di ricerca, ha risposto: "abbiamo varie opzioni". Oggi in conferenza stampa Nakagawa ha detto di volere risolvere il problema "attraverso il dialogo" e si è detto disponibile a "colloqui aperti e con lo scambio d'informazioni". "Sarebbe una grande opportunità per noi – ha proseguito – per trasformare il mare della discordia nel mare dell'amicizia."

Negli ultimi anni la Cina ha compiuto diverse ricerche nell'area contesa, rifiutando le richieste giapponesi di renderne noti i risultati o interromperle. Entrambi i Paesi dipendono in modo elevato dall'energia importata ed entrambi sono in cerca di nuove fonti energetiche per alimentare le rispettive economie.

Secondo analisti in Cina le due potenze asiatiche sono in concorrenza per stabilire chi deterrà la supremazia sul continente. In gioco c'è anche la richiesta del Giappone di un seggio permanente al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite.

Secondo la Convenzione Onu per la Legge del mare, firmata da entrambi gli Stati, la sovranità di ogni nazione si estende, a fini di sfruttamento economico, per 200 miglia nautiche dalla costa. Ma l'Onu non potrà esaminare la disputa prima del 2009. Uno studio giapponese stima che nella zona controversa si trovino giacimenti per 200 miliardi di metri cubi di gas. (PB)

TAGs
Invia ad un amico
Visualizza per la stampa
CLOSE X
Vedi anche
Mar Cinese Orientale: cresce il confronto navale tra Tokyo e Pechino
25/10/2010
Summit di Hanoi: dure accuse di Pechino al Giappone
30/10/2010
Vicino lo “storico” accordo per sfruttare il gas sotto il Mar Cinese Orientale
17/06/2008
Tokyo e Hanoi sfidano la sovranità cinese sul Mar Orientale
07/05/2010
Tokyo e Pechino: prove di alleanza tra i due colossi dell’Asia
08/06/2018 11:44


Iscriviti alle newsletter

Iscriviti alle newsletter di Asia News o modifica le tue preferenze

ISCRIVITI ORA
“L’Asia: ecco il nostro comune compito per il terzo millennio!” - Giovanni Paolo II, da “Alzatevi, andiamo”