31/07/2007, 00.00
PAKISTAN
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Marcia di solidarietà per la libertà religiosa

di Qaiser Felix
L’All Pakistan Minorities Alliance ha indetto per l’11 agosto una manifestazione per richiamare l’attenzione sulle violenze e le discriminazioni contro le minoranze. Prevista la partecipazione di oltre 100 mila fedeli cristiani e di altre confessioni religiose.

Lahore (AsiaNews) – L’All Pakistan Minorities Alliance (Apma) ha indetto una “marcia nazionale per la solidarietà” in programma il prossimo 11 agosto a Lahore: alla manifestazione parteciperanno esponenti di tutte le minoranze religiose fra cui cristiani, indù, sikh, buddisti e parsi. Secondo gli organizzatori saranno presenti circa 100mila persone provenienti da tutto il Pakistan per chiedere a gran voce “l’abolizione delle leggi discriminatorie” come quella sulla blasfemia, “parità di diritti per tutti e libertà religiosa”.

Il presidente dell’Apma, Shahbaz Bhatti, cita le parole del padre fondatore della nazione, Quaid -e-Azam Mohammad Ali Jinnah il quale, nel celebre discorso all’Assemblea costituente dell’11 agosto 1947, stabiliva il principio della “libertà”. “Siete liberi di andare nei templi – questo le parole pronunciate da Ali Jinnah – nelle moschee e in tutti i luoghi di culto del Paese. La fede è una questione personale e non un affare di Stato: siamo tutti cittadini e apparteniamo tutti a un’unica nazione”. A dispetto della volontà del fondatore (che vedeva nel Pakistan uno stato moderno e laico in cui i religiosi islamici non giocassero un ruolo pubblico) i successori hanno sconfessato i suoi propositi usando la religione per accentrare il potere e creare divisioni interne, introducendo “un sistema legislativo disumano e norme atte a perseguitare le minoranze”.

“Oggi – ricorda il presidente dell’Apma – fedeli cristiani e non devono affrontare sfide su diversi fronti: privazione dei diritti di base e mancanza di libertà religiosa. Essi sono perseguitati, vittime di soprusi e di odio a causa della loro fede. La blasfemia e altre leggi discriminatorie, in totale violazione dei diritti umani, sono una vera e propria spada di Damocle che pende sulle loro teste. Per questo è assolutamente necessario promuovere l’unità fra i cristiani e le altre minoranze, perché uniti sarà più facile combattere estremismi, terrorismi e atteggiamenti di intolleranza di vario genere”.

A tal fine l’All Pakistan Minorities Alliance organizza da tempo con successo seminari, incontri di discussione, conferenze e manifestazioni pubbliche in diverse città del Paese, focalizzando l’attenzione sul tema delle persecuzioni e delle atrocità commesse contro cristiani e fedeli di altre minoranze religiose.

 

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