18/07/2020, 11.27
STATI UNITI-CINA
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Mar Cinese meridionale: È alta tensione tra Pechino e Washington

Due gruppi di attacco navale degli Usa presenti nella regione. Amministrazione Trump: Sanzioni alle imprese di Stato che aiutano le forze militari cinesi. Il gigante asiatico sfida la potenza marittima di Washington con la costruzione di due nuove portaerei.  

Hong Kong (AsiaNews) – È alta tensione tra Stati Uniti e Cina nel Mar Cinese meridionale. Le portaerei Usa Nimitz e Ronald Reagan, con i rispettivi gruppi di combattimento, continuano a operare nella strategica via d’acqua, che Pechino rivendica quasi per intero. Le due forze navali di Washington hanno raggiunto la regione ai primi di luglio. In quei giorni, i cinesi stavano conducendo una grande esercitazione anfibia attorno alle isole Paracel.

Il 13 luglio, in un duro discorso, il segretario di Stato Usa Mike Pompeo ha dichiarato che le pretese cinesi su questo vasto specchio d’acqua sono “del tutto illegali”. Per gli Stati Uniti, le rivendicazioni territoriali di Pechino minacciano la libertà di navigazione e sorvolo nell’area, dove i cinesi hanno occupato e militarizzato numerosi atolli coralliferi e banchi sabbiosi. Navi da guerra e della guardia costiera cinesi, insieme alle imbarcazioni delle milizie marittime, operano di frequente in queste acque, reclamate anche da Vietnam, Filippine, Malaysia, Taiwan, Brunei e Indonesia.

Il giorno seguente, David Stilwell, assistente segretario Usa di Stato per l’Asia orientale e il Pacifico, ha rivelato che l’amministrazione Trump potrebbe imporre sanzioni alle imprese di Stato cinesi che aiutano l’Esercito di liberazione del popolo a rafforzare la sua presenza nelle acque contestate. Stilwell ha accusato il governo cinese di usare le proprie compagnie pubbliche per intimidire i Paesi del sud-est asiatico e assicurarsi così il controllo di risorse minerarie e idrocarburi.

Pechino è andata al contrattacco, respingendo le accuse statunitensi. Il 14 luglio, il ministero degli Esteri cinese ha dichiarato che le operazioni navali degli Usa nel Mar Cinese meridionale violano la sovranità territoriale della Cina e minacciano la sua sicurezza nazionale.

Secondo gli esperti, la Cina vuole ottenere il controllo della regione per difendere meglio le proprie province costiere, dove si trovano i suoi principali asset militari e industriali. Per raggiungere tale scopo, entro il 2035 Pechino punta a eguagliare la potenza navale degli Stati Uniti nel Pacifico occidentale.

In particolare, l’Impero di Mezzo sta accelerando la costruzione di nuove portaerei, il fiore all’occhiello della Marina Usa. Il South China Morning Post ha riportato oggi che la Cina sta costruendo due moderne unità navali di questo tipo; una delle due dovrebbe essere varata nel giro di un anno. Al momento, Pechino può schierare la portaerei Liaoning, di fabbricazione russa; un’altra portaerei, la Shandong, è ancora in fase di collaudo. Gli Stati Uniti ne possiedono 11.

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