15/02/2014, 00.00
FILIPPINE
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Manila: parrocchie in prima fila nella raccolta e smaltimento di rifiuti elettronici

La responsabile dell'arcidiocesi per le tematiche ambientali invita il governo a fornire "impianti di stoccaggio efficienti". Un solo centro non può garantire la sicurezza nel trattamento di materiali pericolosi e tossici. Chiesa e ong a Luzon unite nella battaglia per la bonifica di terreni contaminati da scavi ed esplorazioni.

Manila (AsiaNews/Cbcp) - Le parrocchie dell'arcidiocesi di Manila intendono collaborare all'opera di recupero e riciclo di componenti elettroniche, apparecchi tecnologici ed elettrodomestici in disuso, per contribuire alla protezione dell'ambiente e alla tutela del paesaggio. Al contempo, la responsabile per l'ecologia dell'arcidiocesi Lou Arsenio invita il governo filippino a fornire "impianti di stoccaggio efficienti" in tutti i barangay - piccole unità amministrative di governo locale - che formano la capitale. La Chiesa cattolica dell'arcipelago è da sempre attenta alle tematiche "green" e si è sempre mostrata in prima fila nelle iniziative di tutela e recupero dell'ambiente; fra le tante, ricordiamo l'ultima festa del Nazareno Nero e gli interventi di denuncia per la bonifica "anti-ecologica" della baia di Manila.

Lou Arsenio sottolinea che la sola presenza di un "centro per lo smaltimento dei rifiuti (Mrf)" non è sufficiente a garantire la sicurezza del trattamento delle componenti elettroniche ormai in disuso. "Le parrocchie sono pronte nella raccolta - spiega in un'intervista a Radio Veritas - ma il nodo centrale è se vi è un centro per lo smaltimento efficiente, perché siamo al cospetto di componenti tossiche".

Questi rifiuti, di natura del tutto particolare, "non possono essere portati all'Mrf, perché speciali o tossici" aggiunge la leader cattolica. Il dipartimento per l'Energia, continua, in passato si è impegnato a creare centri raccolta idonei allo smaltimento del mercurio e delle lampade fluorescenti, ma all'atto pratico questi luoghi restano ancora sulla carta.

Intanto il gruppo ambientalista Ban Toxics ha rafforzato la campagna di sensibilizzazione sullo sperpero dei materiali elettronici, la raccolta intelligente e la riduzione dell'uso di sostanze tossiche. Gli attivisti stanno inoltre continuando il progetto rivolto alle scuole "Toxic-Free", che vuole fornire a insegnanti, studenti e persino genitori le nozioni di base per il trattamento dei rifiuti tecnologici.

L'attenzione della Chiesa filippina all'ecologia e all'ambiente coinvolge anche iniziative di recupero e bonifica di aree a rischio. Nelle ultime settimane cattolici e ong a Sorsogon e Albay, province a sud dell'isola di Luzon, hanno unito gli sforzi per costringere le imprese minerarie straniere a ripulire le aree interessate da scavi ed esplorazioni prima di lasciare il Paese. La Chiesa non è contraria a opere di sviluppo, ma chiede che lo sfruttamento delle risorse sia affiancato al contempo alla tutela dell'ambiente, un bene da preservare e consegnare alle future generazioni.

 

 

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