Manila, presidenziali 2022: popolarità di Duterte in calo
Secondo un sondaggio, il leader uscente è al secondo posto per la vice presidenza. La figlia Sara resta la più accreditata per la massima carica, ma il vantaggio si assottiglia e deve ancora sciogliere la riserva se concorrere o meno. Pacquiao abbandona i ring per dedicarsi solo alla politica. Movimenti cattolici chiedono un voto “pulito, accurato, responsabile e trasparente”.
Manila (AsiaNews) - Fortune alterne per la famiglia Duterte in vista delle elezioni presidenziali, in programma nel maggio 2022. Da un sondaggio diffuso in queste ore emerge un progressivo calo nella popolarità del presidente uscente, Rodrigo, ora al secondo posto fra i candidati alla vice presidenza. Diversa la sorte per la 43enne figlia Sara Duterte-Carpio, oggi la politica filippina in grado di raccogliere i maggiori consensi, sebbene non abbia ancora sciolto la riserva sulla discesa in campo e il suo vantaggio sui rivali si stia assottigliando.
Nelle scorse settimane l’attuale sindaco di Davao aveva annunciato di volersi ricandidare a primo cittadino, escludendo una partecipazione alle presidenziali. L’apertura ufficiale delle registrazioni per i candidati alla presidenza è prevista per il primo ottobre prossimo e i giochi restano aperti, con il popolare pugile Manny Pacquiao che oggi ha annunciato il ritiro ufficiale dal ring per dedicarsi solo alla politica.
Secondo Pulse Asia, su un campione di 2.400 persone emerge che il consenso per la figlia del presidente è sceso dal 28% al 20%, pur restando in vantaggio sui possibili rivali per la carica di capo dello Stato, mentre il padre deve rincorrere per la poltrona di vice presidente. Il 42enne Pacquiao è in crescita passando dall’8% delle preferenze delle scorse settimane all’attuale 12%. Davanti a lui, con il 15% vi è il figlio e omonimo del defunto dittatore Ferdinand Marcos, anch’egli in attesa di confermare la partecipazione, poi il sindaco di Manila Francisco Domagoso con il 13%.
La vice presidenza è una carica in gran parte cerimoniale, ma permetterebbe a Duterte padre di coprirsi le spalle in vista di possibili processi per le migliaia di omicidi extra-giudiziali nella sanguinosa campagna di lotta alla droga. L'attuale presidente, che non può candidarsi per un secondo mandato, è sfidato dal presidente del Senato Vicente Sotto. Quest’ultimo ha superato Duterte con il 25% delle preferenze (era al 10% fino a poco tempo fa), mentre il capo dello Stato vanta oggi il 14% dei consensi, in calo di quattro punti rispetto al precedente sondaggio.
Intanto nella corsa alle presidenziali si inseriscono organizzazioni ecclesiastiche che lanciano una campagna per un voto “pulito, accurato, responsabile e trasparente”. La “Halalang Marangal 2022” è una coalizione formata da oltre 20 chiese e gruppi attivisti in prima fila per “elezioni giuste”, a partire dalle fasi di registrazione al voto che più di un problema hanno sollevato nelle scorse settimane. Fra quanti invitano i fedeli a iscriversi e seguire le attività del movimento vi è il presidente di Caritas Filippine, mons. Jose Collin Bagaforo, secondo cui è necessario lavorare per spiegare come funziona la macchina elettorale e restituire ai cittadini la fiducia nel processo elettorale e nelle istituzioni che li rappresentano. “Abbiamo questa speciale responsabilità - ha dichiarato il prelato - in una fase storica in cui vi è un problema di leadership e una grave crisi morale, economica, sanitaria e di sicurezza alimentare”.
10/05/2022 13:43