Madhya Pradesh, radicali indù contro una scuola cattolica
La St. Joseph Convent School di Namli è gestita dalle suore di san Giuseppe di Chambery. Due alunni ripresi dalle suore perché indisciplinati. I nazionalisti accusano le suore di comportamento “contro la nazione”.
Mumbai (AsiaNews) – Oggi un gruppo di radicali indù del Madhya Pradesh ha organizzato una manifestazione di protesta contro una scuola cattolica, “colpevole” di aver ripreso due studenti indisciplinati. La scuola in questione è la St. Joseph Convent School di Namli, nel distretto di Ratlam. Qui la dirigenza aveva ripreso per comportamento inappropriato due ragazzi mentre cantavano il Vande Mataram [inno alla “Madre terra”, divenuto famoso durante il movimento per l’indipendenza indiana come forma di lotta non violenta contro la dominazione inglese – ndr]. L’episodio ha fornito ai nazionalisti del Bajrang Dal [ala giovanile militante del gruppo fondamentalista indù Vishva Hindu Parishad – ndr] il pretesto per accusare l’amministrazione, senza alcuna prova, di aver sospeso 20 studenti che intonavano uno slogan patriottico.
La scuola è gestita dalle suore di san Giuseppe di Chambery. L’amministrazione aveva sorpreso i due studenti mentre disturbavano gli altri alunni. Contattati dalle suore, i genitori dei ragazzi avevano prontamente chiesto scusa per l’atteggiamento inappropriato dei figli.
Questa mattina i radicali si sono radunati davanti alla scuola, lamentando il comportamento “anti-nazionale” delle suore. La dirigenza ha respinto le accuse e si è rivolta alla polizia per avere protezione.
In Madhya Pradesh i fondamentalisti indù stanno attuando una vera e propria persecuzione contro gli istituti cristiani, accusandoli di “conversioni forzate” o di atti contrari allo spirito indù della nazione. Lo scorso settembre a Sagar il governo ha chiuso un collegio cattolico che da 20 anni offriva ospitalità ai tribali poveri della zona. All’inizio di gennaio i fondamentalisti indù hanno accerchiato il complesso di un college cattolico a Vidisha. Essi pretendono che nella scuola vengano celebrati rituali votivi indù. Per domani è prevista una nuova protesta. P. Maria Stephen, responsabile delle pubbliche relazioni della regione, riferisce che è “atteso un dispiegamento massiccio di forze di polizia”.
06/10/2017 11:11