26/06/2015, 00.00
TUNISIA - ISLAM
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Licenziati 4 poliziotti: troppo “zelanti” sul Ramadan

Hanno minacciato e picchiato clienti, proprietario e cameriera di un bar aperto durante le ore di digiuno del mese sacro. Ma in Tunisia non vi è una legge che proibisca mangiare e bere in pubblico durante il Ramadan.

Tunisi (AsiaNews/Agenzie) – Il ministero degli interni ha decretato il licenziamento di quattro poliziotti tunisini che hanno minacciato e picchiato proprietari e clienti di un bar che era aperto durante il giorno nel periodo del digiuno di Ramadan. I quattro sono il capo distretto di Monastir, al centro del Paese, e tre ufficiali di Marsa, un quartiere a nord della capitale. Tutti solo sono stati licenziati per “abuso di potere”, riguardo a “casi di bar aperti durante il tempo del digiuno”.

Il fatto mostra il modo in cui la laicità dello Stato viene attuata in Tunisia, Paese musulmano al 97,4%.

Durante il mese di Ramadan, iniziato la settimana scorsa,  i fedeli islamici devono astenersi  da mangiare, bere,  fumare e fare sesso  dall’alba al tramonto. Per rispetto o per timore molti bar e ristoranti rimangono chiusi durante il giorno o mettono fogli di giornale alle vetrine per nascondere l’interno. Il bar di Monastir era aperto e il capo distretto si è sentito in dovere di “insultare e brutalizzare” i clienti che sono fuggiti dal locale. In più uno dei poliziotti ha preso una sedia e ha rincorso una cameriera fin nella strada picchiandola.

A differenza di altri Paesi islamici, in Tunisia non c’è una legge che proibisca alla gente di mangiare o bere in pubblico durante il mese di Ramadan. Il proprietario del bar ha sporto denuncia contro il poliziotto.

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