27/01/2018, 09.27
RUSSIA
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Le Letture natalizie: impegno morale fra i giovani e nella società

La serie di congressi, dal 23 al 26 gennaio, ha radunato oltre 15mila studiosi, professori, studenti, politici dalla Federazione russa e dal mondo. Metropolita Merkurij: “È raro trovare chi sia disposto a mettere la giustizia cristiana a fondamento della propria attività professionale”.

Mosca (AsiaNews) Dal 23 al 26 gennaio si sono svolte le “Letture Natalizie” di Mosca, un forum ecclesiale e sociale giunto ormai alla 26ma edizione. Nel tempo l’assise è diventata molto vasta e autorevole, dopo un inizio dei primi anni Novanta limitato ai pochi specialisti di scienze teologiche e di cultura religiosa emersi dalle nebbie dell’ateismo sovietico. Quest’anno alle Letture hanno preso parte oltre 15mila persone da tutte le regioni della Federazione Russa, con molti ospiti da tutti i Paesi del mondo.

A Mosca si sono radunati rappresentanti da Ucraina, Bielorussia, Stati Uniti, Gran Bretagna, Georgia, Grecia e molti altri. Secondo la tradizione di questi anni post-sovietici, le Letture Natalizie hanno luogo sotto la presidenza del Patriarca di Mosca, e sono organizzate dal Dipartimento Sinodale per l’educazione religiosa e la catechesi, guidato dal metropolita di Rostov, Merkurij (Ivanov). Il patriarca Kirill (Gundjaev) ha aperto i lavori nel Palazzo dei Congressi del Cremlino (foto 1), e il giorno dopo ha riportato i contenuti al Consiglio della Federazione, il Senato russo, coinvolto in questo importante evento ecclesiale.

Come ha riferito il metropolita Merkurij (foto 3) incontrando i giornalisti, nelle varie sedi delle Letture si sono svolte oltre 190 sessioni, in cui sono stati discusse le questioni della vita della Chiesa oggi, la pubblica istruzione, la politica giovanile, il volontariato e la beneficenza, il restauro e la costruzione delle chiese, la scienza e la cultura. Quest’anno sono state coinvolte tutte le scuole superiori di Mosca, 300 delle quali hanno mandato diversi professori e studenti alle riunioni, e vari rappresentanti sono arrivati dai licei di molte regioni russe. Gli incontri si sono svolti anche in sedi particolarmente prestigiose e autorevoli come la Camera dei Deputati (la Duma di Stato), la Camera di Commercio, la Cattedrale di Cristo Salvatore e l’Università statale “Lomonosov” di Mosca.

Il direttore del Dipartimento Sinodale per le relazioni tra la Chiesa e la società, Vladimir Legojda, ha sottolineato che non a caso il tema principale delle Letture Natalizie di quest’anno si è concentrato su “I valori morali e sul futuro dell’umanità”. Secondo Legojda, “Noi pronunciamo spesso oggi la parola ‘moralità’, svuotandola di significato. Di che cosa vuole parlare la Chiesa? Del fatto che la moralità riguarda le emozioni che abbiamo provato di recente per le tragedie nelle scuole di Perm e della Buratja, per esempio. Il tema che presentiamo è direttamente collegato alla necessità di educare anzitutto se stessi, affinché certe cose non succedano più”. Secondo il rappresentante del Patriarcato di Mosca, la vera moralità “sono i burocrati che non rubano, i bambini a cui nessuno porta violenze e abusi, le famiglie che non si frantumano, il commercio socialmente responsabile, e la capacità di ciascuno di noi di buttare fuori di casa la spazzatura, senza per questo chiamare i giornalisti”.

Secondo la presidente della Commissione del Senato per la Scienza, l’istruzione e la cultura Zinaida Dragunkina, “il tema delle Letture di quest’anno riguardava i bambini, gli adolescenti e le questioni dei valori morali da trasmettere ai più giovani. Non possiamo limitarci alle dichiarazioni di principio, dobbiamo preparare i giovani alla realizzazione pratica di questi valori”.

Durante le Letture, per incoraggiare la partecipazione di alunni e studenti, si sono svolti anche due concorsi, uno riservato ai bambini, sul tema della “Bellezza del mondo divino”, e uno per giovani fino a 20 anni “Sull’impegno morale dell’insegnante” (foto 2). Alla presenza delle autorità e di numerosi parlamentari, i premi sono stati conferiti il 25 gennaio nella sala principale del Cremlino dal patriarca Kirill, insieme alla presidente del Senato Valentina Matveenko.

Anche il metropolita Merkurij ha assegnato un premio, una medaglia “In memoria dei 100 anni dalla restaurazione del Patriarcato”, alla presidente Dragunkina. Intervenendo alla Tavola Rotonda conclusiva delle Letture, sul tema del “Ruolo dei valori etico-morali nella formazione della persona attraverso il sistema dell’istruzione”, Merkurij ha sottolineato l’importanza della collaborazione ai massimi livelli dei rappresentanti della Chiesa e delle istituzioni statali, nel campo dell’educazione: “Noi abbiamo una ricetta più semplice ed efficace per la rinascita e il radicamento della morale nella nostra Patria, rispetto all’incerta strada della ricerca del consenso, proponendo il rispetto dei precetti evangelici. Non si può non essere d’accordo: nessuno può mettere in discussione la grandezza della dottrina evangelica. Allo stesso tempo, è raro trovare chi sia disposto a mettere la giustizia cristiana a fondamento della propria attività professionale, senza correggerla secondo le circostanze del tempo e le difficoltà dell’evoluzione sociale… nella storia della Chiesa e della nostra patria troviamo invece tanti esempi di sacrificio dei beni terreni, per la realizzazione degli ideali del Vangelo”.

Secondo il metropolita, al di là della giusta formazione ai doveri civili, nell’educazione dei giovani, è necessario inculcare il vero fine della vita sociale, quello di prepararsi all’ingresso nella patria celeste, secondo le parole evangeliche. “Solo in questo modo” - ha concluso Merkurij - “la Chiesa comprende il senso non soltanto della scuola, della formazione, dell’istruzione, ma anche della politica e dell’intera costruzione della società… Ogni anno, organizzando le Letture Natalizie, noi speriamo che la visione della Chiesa diventi un elemento decisivo della politica statale, per poter guardare con vera speranza al nostro futuro”.

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