17/05/2007, 00.00
GIAPPONE
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La “culla della cicogna”, iniziativa di un ospedale cattolico

di Pino Cazzaniga
E’ un’incubatrice nella quale si possono lasciare, senza essere visti i neonati. Ma il primo giorno vi è stato deposto un bambino di tre anni. Polemiche da parte di chi sostiene la necessità che sia lo Stato a occuparsi dei problemi dell’infanzia.

Tokyo (AsiaNews) – Si chiama “la culla della cicogna” l’incubatrice che permette di deporre neonati senza essere visti. In funzione dal 10 maggio nell’ospedale cattolico Jikei nella città di Kumamoto (Kyushu) la “culla” (nella foto) è accessibile dall’esterno attraverso una porticina di 45 centimetri per 60: appena il pargoletto è deposto, il personale della sezione di pediatria, informato da un segnale, lo preleva e gli offre le prime cure.

Questa iniziativa, la prima del genere in Giappone, ha subito anche delle critiche, specialmente a livello di governo centrale, come una via per incoraggiare l’abbandono dei neonati. A Tokyo il primo ministro Shinzo Abe ha detto che egli vuole che “i genitori consultino il governo e le autorità locali prima di abbandonare i loro neonati”, e Yasushisa Shiozaki, segretario-capo del gabinetto, ha commentato: “Fondamentalmente, sono i genitori che devono allevare i loro neonati”, e ha aggiunto “È dovere del governo offrire qualche aiuto a quei genitori che per vari motivi non li possono allevare”.

A rinfocolare le polemiche, lo scioccante ritrovamento nella “culla” di un bambino di tre anni, avvenuto lo stesso giorno nell’inaugurazione.

L’opinione pubblica sembra di parere diverso. Il giorno dell’inaugurazione della “culla della cicogna” l’ospedale è stato inondato da telefonate che esprimevano plauso e chiedevano informazioni sul trattamento dei neonati. La “culla della cicogna” infatti è solo una parte di un programma per l’assistenza agli infanti. L’ospedale ha formato una speciale staff che interviene non solo nell’emergenza, ma si impegna per eventuali adozioni o affidamento a case per bambini.

L’ispiratore e la forza trainante dell’iniziativa è il direttore dell’ospedale, Taiji Hasuda. Convinto della bontà e utilità del progetto, lo ha preparato accuratamente ispirandosi a un’organizzazione simile in atto in Germania.. Ricevuta l’autorizzazione dal governo municipale, si è deciso a realizzarlo. In un’intervista il giorno dell’inaugurazione si è detto felice e ansioso nello stesso tempo. “Vorrei che questa struttura si sviluppasse in un sistema di consultazione”. Ed in effetti, a lato della finestrella è stato installato un citofono per consultazioni e preparate delle schede con informazioni su consultori per l’infanzia. “So bene, ha aggiunto, che ci sono pro e contro. Ma ciò che è più importante è salvare la vita dei neonati”.

Il sindaco di Kumamoto, Seishi Koyama, che ha autorizzato il progetto, ha detto in una conferenza stampa che la città coopererà strettamente con l’ospedale e con vari enti per il buon sviluppo dell’iniziativa, aggiungendo però che “la società giapponese dovrebbe diventare tale da non aver bisogno di strutture come ‘la culla della cicogna’”.

A dare una scossa a tutta la vicenda, il ritrovamento del bambino di tre anni nella “culla” - prevista solo per i neonati – avvenuto a sole tre ore dall’entrata in funzione della struttura.

Sul piccolo, non un segno di riconoscimento. Da lui si è saputo che ve l’ha deposto il padre dopo un viaggio sul “treno proiettile”

Le autorità dell’ospedale, pur informando la polizia, non hanno subito reso pubblica la notizia per difendere i diritti del bambino. Ci hanno pensato i giornalisti. La notizia ha diviso ancor più nettamente l’opinione pubblica.

Il dottor Hasuda ha rifiutato di rilasciare commenti appellandosi alla deontologia medica. Il sindaco Koyama ha dichiarato che il governo della città non ha cambiato posizione circa l’iniziativa, ma ha sottolineato che i genitori con problemi nell’educazione dei bambini devono prima di tutto ricorrere ai consultori pubblici.

Giudizi decisamente severi sull’irresponsabilità dei genitori e indirettamente critici sull’opportunità dell’iniziativa, pur riconoscendone la legalità, sono stati confermati nell’ambiente del governo centrale. “Il fatto è veramente increscioso”, ha detto il segretario del gabinetto, Shiozaki, e il ministro della salute pubblica, Hakuo Yanagisawa, ha definito “imperdonabile” l’abbandono di un bambino di tre anni.

Ma il quotidiano Asahi ricorda che l’ospedale Jikei di Kumamoto si è deciso a realizzare la “culla della cicogna” per salvare vite di neonati non voluti e per incoraggiare le gestanti a non ricorrere all’aborto. Il professor Shiro Takahashi dell’università Misei ha scritto: “Se parliamo di protezione dei neonati allora bisogna dire che l’iniziativa della ‘culla della cicogna’ è l’approccio giusto. Ma poiché qui non si tratta di un neonato, possiamo dire che i timori del pubblico sono reali. Non sono contrario all’iniziativa, ma innanzitutto noi come società dobbiamo creare un sistema che sostenga i genitori nell’allevare i propri figli”.

 

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