24/01/2020, 08.34
RUSSIA
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La chiesa più grande del mondo ortodosso sorgerà sugli Urali

di Vladimir Rozanskij

Potrà ospitare fino a 40 mila fedeli e sarà dedicata alla Sofia-Sapienza Divina. La sua costruzione è stata voluta da p. Ilja Nozdin, padre spirituale dello stesso patriarca di Mosca Kirill (Gundjaev). Sarà finanziata da alcuni figli spirituali dello starets Sergij Romanov. La chiesa attira già molti cinesi. Essa è un avamposto ortodosso alle porte dell’Asia. Sorgerà nell’area dove fu uccisa la famiglia dello zar Nicola II. Potrebbe diventare la più grande meta di pellegrinaggio di tutta la Russia.

 

Mosca (AsiaNews) - Nel territorio del monastero femminile dedicato all’icona della Madre di Dio “Dispensatrice di pane” verrà costruita la chiesa cristiana (o almeno ortodossa) più grande del mondo, in grado di radunare quasi 40 mila fedeli. Lo ha raccontato al sito Znak.com lo starets del monastero, lo skhiigumen Sergij (Romanov – v. foto 1). Questi è un personaggio quasi leggendario e piuttosto misterioso, dal passato (sembra) criminale, a cui sono legati molti personaggi pubblici russi: la deputata della Duma Natalja Poklonskaja (ex-procuratrice della Crimea), il campione di hockey Pavel Datsjuk, il cantante Aleksandr Novikov e altri, tra cui diversi imprenditori e oligarchi, tutti pronti a finanziare il grandioso progetto.

Zhanna Rjabtseva ha rivelato alcuni particolari del piano edilizio. La Rjabtseva è presidente del parlamento regionale di Sverdlovsk, la zona di Ekaterinburg, e anch’essa parrocchiana di padre Sergij. A suo dire, l’idea della super-chiesa sarebbe stata approvata direttamente da un altro famoso igumeno, il padre Ilja (Nozdrin), padre spirituale dello stesso patriarca di Mosca Kirill (Gundjaev). La chiesa sarà dedicata alla Sofia-Sapienza Divina e raggiungerà i 77 metri di altezza, con una cupola di 22 metri in altezza e 33 metri di diametro (le volte di san Pietro a Roma sono alte 45 metri, anche se la cupola michelangiolesca raggiunge i 133 metri).

L’intero complesso sarà disposto in tre grandi navate e conterrà due chiese, una inferiore di 11 mila mq per 20 mila persone, e una superiore di 6,5 mila mq per oltre 18 mila fedeli (foto 2 e 3). Secondo la Rjabtseva quest’anno inizierà la costruzione dello stilobate, il basamento complessivo, e solo le fondamenta saranno estese su 100x100 metri. I tempi di completamento dell’opera, secondo le sue parole “sono nelle mani di Dio, ma sarà un grande evento popolare”. Alla domanda su chi sarebbero i finanziatori dell’opera, la risposta è stata solo che “saranno alcuni figli spirituali di padre Sergij”.

Sempre secondo la Rjabtseva, alla costruzione sarebbero interessati anche molti cinesi, affascinati dalle vicende che portarono i membri della famiglia imperiale di Nicola II a concludere sugli Urali il proprio cammino terreno, e “avrebbero chiesto di ricevere il battesimo proprio in questi luoghi, mentre ora i convertiti cinesi devono recarsi da altre parti, come il monastero di Diveevo (fondato da san Serafino di Sarov) o alla Lavra della SS. Trinità di San Sergio, per raggiungere le fonti della grande spiritualità russa; si prevedono nella nuova chiesa oltre mille battesimi di cinesi al giorno”. In questo modo, la chiesa di S. Sofia sarebbe diventerebbe il principale avamposto ortodosso alle porte dell’Asia.

Un imprenditore intervistato, ma sotto anonimato, ha spiegato che la raccolta dei fondi è iniziata già da un paio d’anni, e un anno e mezzo è servito solo per determinare il terreno su cui costruire la chiesa, tre ettari e mezzo di campagna di proprietà della famiglia Krekov, i cui membri non erano inizialmente disposti a cedere. La presidente Rjabtseva è poi riuscita a convincerli a venderla alla diocesi di Ekaterinburg, per una somma rimasta riservata, presumibilmente vicina ai 5 milioni di euro. I Krekov rifiutano le interviste, dichiarando solo che “il nostro silenzio era una delle condizioni dell’accordo”.

Anche la diocesi non ha finora commentato il progetto, ma ha promesso di convocare a breve i giornalisti in proposito. Negli ambienti del Patriarcato moscovita non ci sono informazioni precise sulla futura “super-cattedrale”, ma da tempo di discute di varie iniziative devozionali e architettoniche per onorare la memoria dello zar-martire e della sua famiglia nella zona di Ekaterinburg. Sul luogo dell’assassinio di Nicola II, la cosiddetta “casa Ipat’ev”, è già stata innalzata la grande chiesa “sul Sangue”, di oltre 3mila mq per una capienza di circa 2mila fedeli. Le altre chiese maggiori di Russia sono la cattedrale patriarcale del SS. Salvatore a Mosca, prevista per 10 mila fedeli, e quella di s. Isacco a San Pietroburgo per oltre 11 mila, anche se attualmente rimane un museo, di cui la Chiesa chiede la restituzione. La grande chiesa degli Urali potrebbe diventare la più grande meta di pellegrinaggio di tutta la Russia.

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