30/04/2019, 13.37
FILIPPINE
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La chiesa di Sant’Antonio a Pila è santuario nazionale

Inaugurata nel 1581, è la prima in Asia ad esser stata dedicata al santo portoghese. Il messaggio di papa Francesco: “Sia centro di una costante presenza missionaria”. Ogni anno, a Pila giungono tra i 75mila ed i 100mila pellegrini. Il rettore p. Edwin: “Felici ma consapevoli della grande responsabilità”.

Pila (AsiaNews) – L’antica chiesa di Sant’Antonio da Padova a Pila (foto 1), nella provincia di Laguna, è stata elevata a santuario nazionale, il primo per la diocesi di San Pablo ed il 25mo per le Filippine. La solenne dichiarazione ha avuto luogo lo scorso 23 aprile durante una messa presieduta da mons. Romulo Geolina Valles, arcivescovo di Davao e presidente della conferenza episcopale (Cbcp). Ha concelebrato la funzione mons. Buenaventura Malayo Famadico, vescovo locale.

Alla cerimonia (foto 2-3) hanno preso parte oltre 2mila tra sacerdoti, suore, funzionari di governo e fedeli. Tra loro erano presenti anche mons. Gabriele Giordano Caccia, nunzio apostolico nelle Filippine. Durante la messa, il presule ha letto ai fedeli un messaggio di papa Francesco. Il pontefice prega affinché i devoti “possano essere tutti rinnovati nel loro amore per Cristo”. “Possa – afferma – il santuario esser veramente un luogo sacro, dove l'assetato viene a bere nel bel mezzo del suo viaggio, e il centro di una costante presenza missionaria”.

Lo scorso gennaio i vescovi filippini hanno approvato all'unanimità la petizione per elevare la chiesa di Sant’Antonio al rango di santuario nazionale. Il riconoscimento ottenuto è “anzitutto un onore, ma allo stesso tempo una grande responsabilità per i devoti”, lo dichiara ad AsiaNews p. Edwin Lusterio, sacerdote della diocesi di San Pablo che negli ultimi sei anni ha ricoperto l’incarico di rettore del santuario. A partire da domani, p. Lusterio sarà sostituito da p. Emil A. Urriquia. “I fedeli – afferma p. Lusterio – sono molto felici e consapevoli che d’ora in poi dovremo fare di più per promuovere la devozione, il catechismo e la cura pastorale dei poveri. Questo dev’essere il nostro contributo alla missione della Chiesa. L’impegno non deve limitarsi alla provincia di Laguna ma estendersi a tutte le parrocchie delle Filippine”.

La devozione dei filippini al santo portoghese ha avuto inizio a Pila ed è cresciuta nel tempo, alimentata dalle tante grazie e dai miracoli ottenuti per sua intercessione. “Per questo i vescovi hanno accolto la nostra richiesta di farne un santuario nazionale”, spiega il sacerdote. “Ogni settimana, accogliamo tra i 500 ed i 1000 devoti. A questi si aggiungono le circa 2-3mila persone partecipano alla messa ogni primo martedì del mese. Ogni anno, riceviamo tra le 75mila e le 100mila visite”.

“Ispirati da Sant’Antonio – conclude p. Lusterio – all’interno del santuario cerchiamo di occuparci dei poveri attraverso diverse iniziative: borse di studio per giovani, visite nelle carceri, assistenza agli anziani e programmi sociali. Per tradizione, Sant’Antonio è il santo a cui ci si rivolge per ritrovare le cose perdute. Ma qui a Pila, è soprattutto il patrono delle persone che si sono smarrite. Di fronte a problemi familiari, lavorativi, coniugali e finanziari, le persone vengono qui per chiedere la sua intercessione. A quanti ricevono una grazia, chiediamo di lasciare un messaggio e le lettere che riceviamo sono davvero tante”.

Inaugurata nel 1581, la chiesa è la prima in Asia ad esser stata dedicata al santo portoghese. In origine, la struttura era in legno e bambù e si trovava a Pagalangan, una manciata di chilometri più ad ovest del sito attuale. Nel 1599 è iniziata la costruzione della chiesa di pietra, terminata nel 1617. A causa delle costanti mareggiate che affliggevano Pagalangan, nel novembre 1794 il governatore generale ha ordinato il trasferimento della chiesa ad Hacienda Santa Clara, ora conosciuta come Pila. Poiché gli abitanti volevano ricostruire la chiesa in fattezze e struttura originali, nel 1804 hanno deciso di riunirsi e trasportare ogni mattone e blocco di pietra dal vecchio al nuovo sito. Il trasferimento è stato completato nel 1816.

(Photo credit: CbcpNews).

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