07/03/2014, 00.00
VATICANO
Invia ad un amico

La Colletta per la Terra Santa, aiuto alla vita e alle opere di chi vive nella terra di Gesù

Lettera della Congregazione per le Chiese orientali nella lettera ai vescovi di tutto il mondo. La raccolta del Venerdì santo è la fonte principale per il sostentamento di persone e luoghi verso i quali "ogni cattolico ha un debito di riconoscenza". Le tante cose realizzate con i fondi ottenuti nel biennio scorso.

Città del Vaticano (AsiaNews) - "Ogni giorno i cristiani in varie regioni del Medio Oriente si interrogano se restare o emigrare: vivono nell'insicurezza o subiscono violenza, talora, per il solo fatto di professare la loro e nostra fede". Verso di loro "ogni cattolico ha un debito di riconoscenza" e ancora oggi la Colletta per la Terra Santa è "la fonte principale per il sostentamento della loro vita e delle loro opere". Lo scrive la Congregazione per le Chiese orientali nella lettera inviata ai vescovi di tutto il mondo perché anche quest'anno diano il loro sostegno alle Chiese e ai fedeli di Terra Santa.

Nel documento, firmato dal card. Leonardo Sandri e da mons. Cyril Vasil', prefetto e segretario del dicastero, si rammenta che "la situazione di pesante incertezza sociale, e addirittura di guerra, si è aggravata, colpendo ad ogni livello il fragile equilibrio dell'intera area e riversando sul Libano e sulla Giordania profughi e rifugiati che moltiplicano a dismisura campi di accoglienza sempre meno adeguati. Si rimane sconvolti per il numero di rapimenti e omicidi di cristiani in Siria e altrove, per la distruzione di chiese, case e scuole. Ciò non fa che alimentare l'esodo dei cristiani e la dispersione di famiglie e comunità". Ma "è là che la Chiesa ritrova sempre, con le sue radici, la 'grande speranza' che porta il nome di Gesù, ma la situazione attuale è veramente delicata: basti pensare al conflitto tra Israele e Palestina, all'evoluzione che investe l'Egitto, alla tragedia della Siria".

"Tanti fratelli e sorelle nella fede stanno scrivendo una pagina della storia con 'l'ecumenismo del sangue', che li affratella, e noi vogliamo essere al loro fianco con ogni sollecitudine. Le comunità cattoliche di Terra Santa, quella latina della Diocesi Patriarcale di Gerusalemme, come della Custodia Francescana e delle altre circoscrizioni, e quelle greco-melchita, copta, maronita, sira, caldea, armena, con le famiglie religiose ed organismi di ogni genere, grazie alla Colletta del Venerdì Santo, riceveranno il sostegno per essere vicine ai poveri e ai sofferenti senza distinzione di credo o di etnia. Le parrocchie manterranno aperte le porte ad ogni bisogno; così le scuole, ove cristiani e musulmani insieme preparano un futuro di rispetto e collaborazione; gli ospedali ed ambulatori, gli ospizi e i centri di ritrovo continueranno ad offrire la loro assistenza, affinché nello smarrimento di questi nostri giorni, la carità ecclesiale faccia risuonare la parola di Gesù: 'Coraggio...non temete' (Mc 6,50)".

Una scheda della Congregazione e un "rapporto sommario" della Custodia francescana di Terra Santa offrono alcune indicazioni su ciò che è stato reso possibile grazie alla Colletta dell'anno scorso. Si indicano, tra l'altro, il rifacimento in atto del tetto della Basilica della Natività di Betlemme e il sostegno a progetti abitativi che offrano a giovani nuclei familiari di rimanere in Terra Santa. Particolare importanza viene data anche all'attività scolastica di ogni ordine e grado. "Una rete scolastica capillare, specie attraverso le parrocchie, favorisce un grado di scolarizzazione diffuso e qualificato, che è molto apprezzato a livello ecumenico ed interreligioso, come attesta la frequenza in percentuale di rilievo di studenti provenienti da altre chiese e comunità ecclesiali cristiane e dalla popolazione musulmana". Accanto al sostegno a realtà come la Bethlehem University, "grazie alla Colletta si può provvedere a devolvere contributi ai seminari, alle case di formazione religiose e istituzioni culturali".

La Custodia dà poi un resoconto particolareggiato di progetti e opere realizzati grazie alla Colletta 2012/2013. Tra questi. i lavori di ampliamento della chiesa di Santa Caterina a Betlemme; il restauro, la manutenzione e l'impermeabilizzazione del tetto della basilica del Getsemani e la realizzazione del nuovo giardino con aree per la celebrazione e per l'accoglienza pellegrini al Convento del Cenacolo, a Gerusalemme; i lavori di sviluppo e manutenzione di una parte dell'area esterna della basilica dell'Annunciazione a Nazareth;

E ci sono anche il finanziamento di 295 Borse quadriennali di studio universitarie e un progetto di sostegno a dieci piccole imprese artigiane con l'acquisto di pezzi di ricambio, apparecchiature per la produzione, ausili per la messa in sicurezza delle attività. Ancora, Progetti a sostegno del Consultorio familiare parrocchiale di Betlemme. Nella stessa città e a Gerusalemme si stanno restaurando o ristrutturando abitazioni per i poveri e le giovani coppie.

"Oltre alle opere realizzate e progettate in Israele e in Palestina, è stata rivolta particolare attenzione ai cristiani del Libano e soprattutto della Siria, che vivono attualmente una situazione di grave necessità, attraverso l'invio costante di denaro e di aiuti di ogni genere alle popolazioni locali".

 

TAGs
Invia ad un amico
Visualizza per la stampa
CLOSE X
Vedi anche
La “piccola presenza cristiana” in Terra Santa ha bisogno del sostegno di tutta la Chiesa
03/04/2017 10:53
Vaticano: "La presenza dei cristiani in Terra Santa, fondamentale per la pace"
14/03/2006
P. Pierbattista Pizzaballa amministratore apostolico del Patriarcato latino di Gerusalemme
24/06/2016 12:48
La Colletta pro Terra Santa, comunione e solidarietà con la Chiesa di Gerusalemme
28/03/2019 13:13
Colletta per la Terra Santa: “rifugiati, sfollati, anziani, bambini, ammalati hanno bisogno di noi”
11/02/2016 13:18


Iscriviti alle newsletter

Iscriviti alle newsletter di Asia News o modifica le tue preferenze

ISCRIVITI ORA
“L’Asia: ecco il nostro comune compito per il terzo millennio!” - Giovanni Paolo II, da “Alzatevi, andiamo”