18/02/2010, 00.00
MALAYSIA
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Kuala Lumpur applica la shariah, tre donne fustigate in carcere per adulterio

La condanna eseguita per la prima volta. Le vittime hanno subito sei colpi di bastone ciascuna. Condannati anche quattro uomini per sesso al di fuori del matrimonio. Ministro degli interni: è un modo per riportare le persone “sulla retta via”. Attesa per l’appello a carico della modella punita per aver bevuto birra.
Kuala Lumpur (AsiaNews/Agenzie) – Le autorità malaysiane hanno punito tre donne a colpi di bastone, per aver intrattenuto rapporti sessuali al di fuori del matrimonio. Si tratta del primo caso di applicazione di una simile pena. Insieme alle donne, sono stati fustigati anche quattro uomini anch’essi colpevoli di adulterio. La punizione è stata eseguita il 9 febbraio scorso, in un carcere femminile nei dintorni della capitale Kuala Lumpur.
 
Nella nazione del Sud-est asiatico, a maggioranza musulmana, il gruppo etnico più importante è costituito dai malay, i quali sono soggetti alla shariah, la legge islamica. Le minoranze cinese e indiana, invece, rispondono solo al tribunale civile, in un sistema giudiziario a doppio binario parallelo e indipendente l’uno dall’altro.
 
Le donne hanno subito sei colpi di bastone ciascuno. Una di esse è già stata rilasciata; la seconda verrà liberata nei prossimi giorni e la terza, infine, sarà libera nel giugno prossimo, dopo aver scontato la condanna. I funzionari del carcere non hanno illustrato nei dettagli come si è svolta la fustigazione, ma esperti di giurisprudenza locale affermano che “questo tipo di punizioni sono di solito leggere per le donne: esse hanno un valore meramente simbolico”.
 
Hishammuddin Hussein, Ministro degli interni, ha spiegato che “la punizione” ha causato “dolore, ma non ferite” e auspica che essa non sia “fraintesa così tanto da minare la purezza dell’islam”. “La punizione – aggiunge il responsabile degli interni – è un insegnamento e un modo per dare la possibilità a chi sbaglia di tornare sulla retta via”.
 
Associazioni e attivisti per i diritti umani rispondono invece che la bastonatura subita dalle tre donne “non è che la punta di un iceberg”. Secondo fonti ufficiali, infatti, dal 2002 più di 35mila persone – soprattutto stranieri – sono state fustigate.
 
Lo scorso anno ha destato grande scalpore il caso di Kartika Sari Dewi Shukarno, modella 32enne e madre di due figli, condannata per avere bevuto birra. È stata la prima donna ad aver subito tale sanzione ma, grazie alla vasta eco internazionale sollevata dal caso, la pena non è stata ancora applicata. Kartika (nella foto) ha chiesto che la fustigazione venga eseguita in pubblico. Di recente le autorità giudiziarie hanno iniziato la revisione del processo, in attesa della sentenza di appello.
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