Kim Jong-un accoglie la delegazione di Seoul: sorrisi e ‘accordi soddisfacenti’
È la prima volta che il leader del Nord incontra funzionari di Seoul. Moon Jae-in lo invita a un summit intercoreano; Kim Jong-un accetta la proposta. Washington è “cautamente ottimista”, ma insiste per la rinuncia al nucleare. Ministero sudcoreano degli Esteri: sanzioni contribuiscono a trovare soluzione pacifica.
Seoul (AsiaNews/Agenzie) – Kim Jong-un vuole “portare avanti con vigore” rapporti più stretti con la Corea del Sud. Ieri sera, il leader nordcoreano ha ricevuto e ospitato a cena la delegazione di Seoul: è la prima volta che dei funzionari sudcoreani incontrano Kim da quando è salito al potere nel 2011, restio ad apparire in presenza di funzionari stranieri – inclusi i presidenti degli storici alleati in Cina e Russia.
Dall’inizio dell’anno, i rapporti fra le due Coree hanno conosciuto un momento di distensione, resosi possibile nel contesto delle Olimpiadi invernali di PyeongChang. La cena è durata quattro ore, e vi hanno preso parte anche la moglie di Kim, Ri Sol-ju – che di rado partecipa ad eventi pubblici – e la sorella minore Kim Yo-jong (v. foto 2).
La Corea del Sud ha rilasciato per ora solo brevi commenti sull’incontro, affermando che vi sono stati risultati e che la Casa Blu “non è delusa”. È presumibile che Seoul attenderà il ritorno dei delegati, previsto per oggi, per rilasciare maggiori informazioni. La delegazione ha consegnato a Kim una lettera di invito del presidente sudcoreano Moon Jae-in per un summit intercoreano. Invito a cui Kim ha già risposto in maniera positiva: i media nordcoreani affermano che le due parti hanno raggiunto un “accordo soddisfacente” per i futuri negoziati.
Nei prossimi giorni, i rappresentanti sudcoreani dovrebbero dirigersi a Washington per riferire alle autorità americane i risultati dell’incontro. Da parte sua Washington si dichiara “cautamente ottimista” dei passi avanti nei contatti Nord-Sud, ma ribadisce di non aver intenzione di dialogare con Pyongyang fin quando non rinuncerà alle armi nucleari. Secondo Noh Kyu-duk, portavoce del ministero sudcoreano degli Esteri, le ultime sanzioni imposte dagli Usa potranno “contribuire a trovare una risoluzione pacifica al problema nucleare del Nord”. Fino al momento attuale, la Corea del Nord ha sempre escluso l’abbandono del proprio programma nucleare, affermando che esso è necessario a difendersi dagli Stati Uniti.
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