09/08/2007, 00.00
INDIA
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Karnataka: i poteri pubblici sostengono le violenze anticristiane

di Nirmala Carvalho
Lo denuncia il direttore del Collegio minore del Sacro Cuore, oggetto di incursioni e minacce di estremisti indù. In migliaia partecipano alla marcia di protesta contro le violenze contro la scuola. I timori del vescovo di Shimoga.

New Delhi (AsiaNews) – Le frequenti violenze contro cristiani, nel Karnataka, avvengono “con il sostegno tacito dell’amministrazione pubblica”. Lo denuncia padre Doming Dias, direttore del Collegio cattolico minore del Sacro Cuore a Shimoga, da tempo oggetto di minacce e aggressioni. Intanto il 6 agosto l’Associazione di tutti i cristiani del distretto di Shimoga e la Federazione del Karnataka dell’associazione dei cristiani hanno svolto una marcia di protesta contro le violenze compiute contro il Collegio da attivisti indù, con la partecipazione di circa 5mila cristiani, anche provenienti dalle vicine diocesi di Mangalore e di Chikmangalur. Al termine, un memorandum delle violenze è stato consegnato al Commissario del distretto di Shimoga, Anil Kumar.

Padre Doming Dias spiega che il collegio “provvede all’istruzione di base di 700 studenti, senza distinzioni di casta o di credo religioso. Ci sono 80 cattolici e 20 cristiani, 100 islamici e 500 indù”. “L’anno accademico è iniziato a giugno e sul manuale degli studenti c’è l’immagine del “Sacro Cuore”, sotto la cui protezione e guida è condotta la scuola.”

“Il 23 luglio estremisti indù del Bajrang Dal hanno fatto irruzione nel mio ufficio per ordinarmi di togliere entro 3 giorni l’immagine dal libro. Hanno anche urlato false accuse di avere convertito persone al cristianesimo. Ho risposto che quella era solo l’immagine del patrono della scuola e che avevamo il diritto di metterla sulla copertina. Ma hanno solo ripetuto l’ultimatum”.

Dopo 3 giorni esatti, “il 27 luglio un numeroso gruppo di estremisti con bandiere color zafferano è entrato nel complesso che ospita scuola e cattedrale e ha urlato slogan anticristiani. Hanno accusato i dirigenti di blasfemia contro la loro fede. La polizia era presente ma non è intervenuta. Hanno mostrato il libro della scuola e urlato che l’immagine del Sacro Cuore sia sostituita da divinità  indù, come il Dio Saraswati o Ganpati. Siamo andati a parlare con il Sovrintendente della polizia e il Collector distrettuale per evidenziare la gravità di queste azioni.” “Avviene di frequente – conclude padre Doming – che i pastori protestanti siano malmenati e i loro incontri di preghiera interrotti. Questo avviene con il sostegno tacito dell’amministrazione pubblica”.

Preoccupato anche mons. Gerald Lobo, vescovo di Shimoga, che nota il recente “aumento delle violenze anticristiane nel distretto di Shimoga”. “Nei manuali delle scuole indù della zona – osserva – ci sono sempre immagini di dei indù. Per cui non si capisce perché la minoranza cristiana non possa metterci l’immagine del suo patrono. Qui da decenni la Chiesa svolge opera di istruzione di base e di assistenza sanitaria per tutta la popolazione, senza discriminazioni di religione o di casta.” “I 3 parlamentari eletti nel distretto sono tutti del Partito Bharatiya Janata [nazionalista indù]. E’ tragico che non facciano nulla per la sicurezza dei cittadini cristiani. Il Sangh Parivar [sigla che raccoglie diverse organizzazioni fondate sull’ideologia hindutva, che combattono per proteggere l’identità indù dell’India] ci rivolge continue false accuse di conversione verso la gente meno colta. In alcuni villaggi rurali è andato di casa in casa avvertendo la gente contro i missionari, dicendo che il nostro lavoro sociale è solo un modo per ingannarli e convertirli. Al contrario, il censimento pubblico del 2001 mostra che i cristiani sono diminuiti.”

“La Chiesa teme che la situazione peggiori ad ottobre, quando nel Karnataka il governo sarà guidato dal Bjp. Infatti i partiti Janata Dal, secolare, e Bjp governano per un anno e mezzo ciascuno e l’attuale capo ministro Kumaraswamy cesserà l’ufficio il 2 ottobre. Sarà sostituito dal vicecapoministro B.S. Yediyurappa. Ma voglio dire a chi è perseguitato per la fede: Non avere paura, non lasciare che il male ti possieda e ti scoraggi”.

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