Jakarta, islamici moderati: ‘Spazio e peso politico’ per le elezioni
Il presidente di Nahdlatul Ulama (Nu): “Le ragioni di un maggiore coinvolgimento “sono contenute nel Corano”. La più grande organizzazione islamica del mondo chiede il ministero per gli Affari religiosi. Ad aprile 2019, il presidente Joko Widodo sfiderà Prabowo Subianto, sostenuto da formazioni politiche islamiste.
Jakarta (AsiaNews) – L’organizzazione Nahdlatul Ulama (Nu), che con 90milioni di iscritti è il più grande movimento islamico moderato d’Indonesia e del mondo, reclama un maggiore spazio nella politica indonesiana ed auspica “la vittoria dei suoi rappresentanti nelle prossime elezioni presidenziali”. È quanto ha dichiarato ieri a Jakarta il presidente di Nu, Said Aqil Siradj (foto 1), in occasione del 73mo anniversario di Muslimat Nu, branca femminile dell’organizzazione.
Durante la manifestazione che ha radunato migliaia di membri nel Soekarno Sport Stadium (foto 2), impianto situato nel centro della capitale, Siradj ha affermato che le ragioni di un maggiore coinvolgimento di Nu nel governo del Paese “sono contenute nel Corano”. “Il profeta Maometto – ha spiegato il religioso – era chiamato a formare un’organizzazione di massa che svolgesse un ruolo importante nella società. Esponenti di Nu dovrebbero assumere incarichi di rilievo nella vita religiosa della nazione. Il ministro per gli Affari religiosi dovrebbe essere uno dei nostri. Se così non fosse, verrebbero commessi tanti errori”. Nella storia della Repubblica, al vertice del ministero vi è sempre stato un rappresentante di Nu.
Le elezioni presidenziali del prossimo aprile vedranno contrapposti il presidente Joko Widodo (foto 3), membro di Nu e in corsa per il suo secondo mandato, e Prabowo Subianto, sostenuto da formazioni politiche islamiste. Widodo ha scelto come candidato alla vicepresidenza Ma'ruf Amin, presidente del Consiglio degli ulema indonesiani (Mui) ed ex consigliere capo di Nu (si è dimesso dopo la nomina). Fino a un’ora prima dell’annuncio di Widodo, il candidato in pectore al posto di vicepresidente era Mahfud Md, ex ministro della giustizia. Secondo alcune voci, i consiglieri politici del presidente lo hanno consigliato di scartare Mahfud dal momento che egli non è ben visto da Nu e dal suo partito politico, il National Awakening Party.
Le dichiarazioni di Siradj hanno infiammato la polemica politica. Helmy Faishal Zaini, segretario generale di Nu, le definisce tuttavia “parole d’incoraggiamento” rivolte, come di consueto, ai membri dell’organizzazione. “Il prof. Siradj ha ribadito il messaggio: ‘Chi non è esperto di Corano, non può parlare di islam’. Questa è la sua risposta all’attuale situazione in Indonesia, dove nelle moschee sempre più religiosi islamici pronunciano sermoni che minacciano l’armonia sociale”, afferma Zaini.
13/11/2016 08:32