10/08/2010, 00.00
INDONESIA
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Jakarta, Abu Bakar Baasyr accusato di terrorismo. Rischia la condanna a morte

di Mathias Hariyadi
La controversa personalità religiosa, già ritenuta implicata negli attentati di Bali del 2002, è stata accusata in maniera formale secondo i termini della legge anti-terrorismo. Ma lui nega le accuse, e i membri del suo gruppo parlano di “propaganda ordita da Usa e Israele”. Piani per attaccare ambasciate ed hotel.
Jakarta (AsiaNews) – La giustizia indonesiana ha formalmente accusato di terrorismo Abu Bakar Baasyr, la controversa figura religiosa che predica l’estremismo islamico arrestato ieri a West Java. Il generale Aritonang, portavoce della polizia indonesiana, spiega: “È accusato secondo i termini della legge anti-terrorismo. Abbiamo le prove del suo coinvolgimento in attività di addestramento di terroristi e pianificazione di attentati”. Se condannato, rischia la pena di morte. Prima dell’arresto, dicono ancora gli agenti, si era incontrato con i membri di un noto gruppo terrorista di Aceh.
 
Da parte sua, il religioso nega ogni coinvolgimento con gli estremisti. Nei mesi scorsi, tuttavia, le autorità hanno messo nel mirino i membri della Jemaah Anshorut Tauhid (JAT) - organizzazione capeggiata da Baasyr – che sono stati arrestati e accusati di connessione con cellule terroriste ad Aceh, Tangerang e Jakarta sud. Secondo la famiglia di Baasyr e alcuni dirigenti della JAT, le accuse mosse contro il religioso sono “soltanto propaganda, mossa dai nemici dell’islam: Stati Uniti e Israele”.
 
Marwoto Soeto, sovrintendente della polizia, spiega che “i raduni del gruppo sono molto numerosi. A volte si vedono a Jakarta, oppure a Java o ad Aceh”. Secondo l’agente, “abbiamo confiscato un video in cui Baasyir parla di addestramenti paramilitari ad Aceh. Questi giovani jihadisti vengono pagati per unirsi a questi esercizi. Lui ha chiesto ai responsabili dei campi dei video da mostrare ai donatori che li finanziano”.
 
Oltre alle accuse di terrorismo, dunque, si aggiunge anche quella di aver finanziato questo programma. Prima di impegnarsi in prima persona, Baasyir aveva chiesto ai suoi assistenti più fidati di tenere sott’occhio i campi: di questi Mustakin e Mustofa, ritenuti comandanti sul campo, sono al momento latitanti. Anche Dulmatin – conosciuto anche come Joko Pitono, proveniente dall’isola di Mindanao (Filippine) – era uno dei comandanti in campo: nel marzo 2010 è stato ucciso in uno scontro a fuoco con la polizia. Era ricercato per il suo coinvolgimento negli attentati di Bali del 2002.
 
Secondo il generale Aritonang, il religioso era molto attivo nel monitorare tutti i preparativi militari su Aceh. Lo scopo era quello di impiantare una presunta base di al Qaeda nel Sud est asiatico. Ma lo scorso febbraio, quando la polizia ha scoperto il campo, il progetto è andato in fumo: nel raid sono morti 5 terroristi e 3 poliziotti.
 
L’arresto di Baasyir è divenuta la notizia principale dei media nazionali, anche perché sarebbe stato ritrovato (in contemporanea con questa operazione) anche un piano per piazzare una serie di autobombe in puntri strategici di Jakarta come ambasciate e hotel di lusso. Il piano prevedeva che gli ordigni sarebbero dovuti esplodere il 17 agosto, Giorno dell’indipendenza dell’Indonesia.
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