Jakarta, ‘no’ dei cristiani all’evento natalizio del governatore islamista
Inopportuna la scelta del parco monumentale simbolo della lotta per l’indipendenza Indonesiana. Criticato il tentativo di “trarre benefici politici” sfruttando la festa religiosa.
Jakarta (AsiaNews) – I cristiani rifiutano l’invito del governatore di Jakarta, Anies Baswedan, a partecipare alla “Celebrazione del Natale” organizzata dall’amministrazione presso il Monumen Nasional (Monas), torre al centro della piazza Merdeka e simbolo della lotta per l’indipendenza indonesiana. La scelta del luogo ad i sospetti secondi fini del governatore islamista hanno portato al rifiuto.
Inaugurato nel 1975, nel corso degli anni il complesso monumentale è divenuto teatro di numerose manifestazioni e celebrazioni islamiche, fin quando l’ex governatore della capitale, Basuki “Ahok” Tjahaja Purnama, ha deciso di renderlo uno spazio pubblico “neutrale”. Il suo successore Anies Baswedan, insediatosi lo scorso ottobre, ha tuttavia rivisto il regolamento governativo, che vietava lo svolgimento di cerimonie religiose e culturali all’interno del parco. Lo scorso 29 novembre, il neo governatore ha concesso ad alcune organizzazioni islamiste il permesso per tenervi un raduno, cui ha preso parte insieme ad alcuni dei più importanti leader radicali (foto). Esso ha avuto luogo il 2 dicembre, ad un anno esatto dalle violente manifestazioni di protesta del 2016 contro il suo predecessore, cristiano di etnia cinese, che gli estremisti avevano accusato di blasfemia. L’accusa ha condizionato le elezioni in favore di Anies Baswedan e un controverso processo ha condannato Ahok a due anni di carcere.
La maggior parte della società civile critica con forza “l’iniziativa natalizia” del governatore di Jakarta ed il suo tentativo di “trarne benefici”, sfruttando la festa religiosa per aumentare il consenso tra gli elettori cristiani, ancora indignati per come in aprile ha condotto la sua campagna elettorale contro Ahok. Il Sinodo delle Chiese cristiane d’Indonesia (Pgi) ha reso pubblica la propria contrarietà all’evento in un comunicato rilasciato lo scorso 16 dicembre dal responsabile di Pgi Jakarta, Manuel Raintung. “Dobbiamo assicurarci che il Monas rimanga un monumento nazionale dove si possa manifestare lo spirito di unità tra i diversi popoli indonesiani”, si legge nella nota, che condanna anche lo sfruttamento della religione per fini politici.
Della stessa opinione sono la Commissione interreligiosa dell’arcidiocesi di Jakarta e mons. Ignatius Suharyo Hardjoatmodjo, arcivescovo della capitale nonché presidente della Conferenza episcopale indonesiana (Kwi). Intervistato da AsiaNews, il presidente della Commissione p. Suyadi dichiara: “Nel nostro incontro con l'amministrazione cittadina, ho detto loro che noi i cattolici dell'arcidiocesi di Jakarta siamo chiamati a celebrare il Natale nelle nostre rispettive chiese parrocchiali. Celebrare il Natale nelle chiese piuttosto che negli spazi pubblici aperti è la nostra tradizione da decenni”. In questi giorni, ciascuna delle 67 parrocchie di Jakarta è inoltre impegnata nei preparativi per il periodo natalizio. “Qualora l'evento si svolgesse, la ‘Celebrazione del Natale’ dovrebbe essere gestita dai funzionari dell'amministrazione della città ed il luogo dovrebbe essere chiuso”, afferma il sacerdote. “La manifestazione – conclude – non dovrebbe coinvolgere nessun personaggio politico, né come organizzatore né in qualità di ospite”.