27/08/2007, 00.00
IRAQ
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Ingenti misure di sicurezza per i pellegrini sciiti di Kerbala

Nella città santa sono attesi 2 milioni di persone entro martedì. Proibita la circolazione di tutti i veicoli per evitare auto-bomba. Posti di blocco, perquisizioni, controlli in tutti i quartieri.

Baghdad (AsiaNews) – Lunghe file di pellegrini, giovani e vecchi, stanno giungendo a Kerbala, quasi 80 km a sud di Baghdad, in mezzo a enormi misure di sicurezza per evitare attacchi terroristi.

Più di 2 milioni di musulmani sciiti sono attesi entro martedì, al culmine della festa di Shabaniyah, che ricorda la nascita di Mohammed al-Mahdi, il 12mo e ultimo Imam. Secondo la tradizione sciita egli è  il Mahdi, “l’Imam nascosto” – scomparso nel IX secolo – che dovrebbe riapparire per portare pace e giustizia sulla terra. Kerbala è città sacra allo sciismo perchè è il luogo del martirio di Hussein, nipote di Maometto, ucciso dal califfo Yazid I.

Le misure di sicurezza messe in atto sono grandi, per evitare esplosioni e violenze. A Kerbala sono presenti 11 mila poliziotti che controllano i 16 quartieri della città, con 4 livelli di posti di blocco. Vetture, motocicli, carretti sono proibiti; ai pellegrini è proibito portare telefonini (usabili per innescare ordigni) e possono portare solo un piccolo zaino, per non nascondere armi. Prima dell’entrata in città, in una delle tre aperture tutti vengono perquisiti. La polizia ha dato indicazione che gli hotel non accolgano persone sprovviste di passaporto o di carta d’identità, per evitare infiltrazioni di terroristi. Durante il tragitto soldati della coalizione internazionale distribuiscono acqua ai fedeli, controllando lo svolgimento del pellegrinaggio. Per evitare attacchi anche all’inizio del pellegrinaggio, da sabato anche a Baghdad sono bandite le autovetture e i motocicli. Sabato 25 agosto, 6 pellegrini e una donna sono stati uccisi vicino alla capitale, sulla strada di Kerbala.

I pellegrinaggi sciiti, proibiti durante la dittatura di Saddam Hussein, sono divenuti comuni dal 2003. Essi sono però divenuti anche l’obbiettivo di molte azioni terroriste, attribuite a gruppi sunniti estremisti o alla stessa al Qaeda. Lo scorso marzo, durante un altro pellegrinaggio, sulla strada di Kerbala sono stati uccise 340 persone.

 

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