India, la demolizione della Babri Masjid "è stata pianificata dal partito indù"
Mumbai (AsiaNews) - La distruzione della Babri Masjid (moschea di Babar) nel 1992 è stata frutto di un piano ordito dai leader del Bharatiya Janata Party (Bjp, partito nazionalista indù), e non la reazione spontanea di un gruppo di facinorosi fondamentalisti. Ad affermarlo è il Cobrapost, sito indiano d'informazione specializzato in giornalismo d'inchiesta e famoso per i suoi servizi sotto copertura, che ha diffuso la notizia ieri.
Secondo la testata, la demolizione venne pianificata da LK Advani e Murli Manohar Joshi, figure di spicco del Bjp, e l'allora chief minister del Uttar Pradesh Kalyan Singh ne era a conoscenza. Dall'inchiesta è emerso che il Vishwa Hindu Parishad e il Shiv Sena - gruppi radicali indù violenti, affiliati al Bjp - hanno apertamente parlato di "cospirazione".
Le rivelazioni del Cobrapost hanno raccolto molte critiche da parte del Bjp, secondo il quale si tratterebbe di un modo per infangare la credibilità del partito alla vigilia delle elezioni generali 2014, che si apriranno il prossimo 7 aprile.
Tuttavia Ram Puniyani, noto attivista sociale dell'All India Secular Forum e del Centre for Study and Secularism, conferma ad AsiaNews la tesi del giornale online: "Già in passato molti analisti ed esperti avevano suggerito la tesi di un'operazione mirata e prestabilita, con l'obiettivo di distrugge la Babri Masjid e il tessuto laico dell'India".
Egli spiega che "pianificare gli attacchi in modo da nascondere la verità è lo stile delle forze fondamentaliste indù, anche i casi 'minori' di violenza contro le minoranze religiose. Essi sanno che la loro forza elettorale può rafforzarsi grazie a questi atti, che causano divisioni nella società. È una linea che hanno sempre seguito".
La vicenda della Babri Masjid è emblematica della politica estremista dei nazionalisti indù. Costruita nel 1528 ad Ayodhya - che la tradizione indiana considera la città natale di Ram (incarnazione del dio Vishnu) - è da secoli al centro di contenziosi tra musulmani e indù. Questi ultimi affermavano che la moschea fosse costruita sulle rovine di un antico tempio induista e tentarono varie volte di abbatterla.
Convocati ad Ayodhya per una cerimonia simbolica di inizio del cantiere del tempio indù, il 6 dicembre 1992 militanti del Sangh Parivar si scagliarono contro la moschea, abbattendo le tre cupole in meno di tre ore. Tutto avvenne senza che la polizia, schierata in forze insieme a contingenti paramilitare, intervenisse. Nella notte venne costruito un piccolo tempio indù sulle macerie della moschea.
Nel 2010 l'Alta corte di Allahabad ha stabilito che l'area sia divisa in tre parti tra indù e musulmani.