23/09/2019, 12.00
CAMBOGIA
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Il pugno duro di Phnom Penh contro il ritorno di Sam Rainsy

Il leader dell’opposizione tornerà il prossimo 9 novembre dall’esilio. Rainsy chiama invita i soldati a disertare e promette di guidare la “restaurazione della democrazia” nel Paese. Il governo ricorda che anche solo pianificare un colpo di Stato comporta una pena tra i 15 ed i 30 anni.

Phnom Penh (AsiaNews/Agenzie) – Il governo cambogiano promette pene severe per chiunque intenda prender parte ad un “colpo di Stato” organizzato da Sam Rainsy (foto), “presidente facente funzioni” del Cambodia National Rescue Party (Cnrp) – partito d’opposizione sciolto dalla Corte suprema nel 2017. Rainsy vive in esilio volontario a Parigi, per sfuggire ad una serie di accuse che sostiene essere politicamente motivate. Il politico ha annunciato che tornerà in patria insieme ad alti esponenti del Cnrp il prossimo 9 novembre, giorno del 66mo anniversario dell’indipendenza cambogiana dalla Francia; ha promesso che guiderà la “restaurazione della democrazia” nel Paese, dove da 34 anni governa il primo ministro Hun Sen.

Tre giorni fa, Ang Vong Vathana – ministro cambogiano della Giustizia – in un comunicato ha definito “un tentativo di golpe” il rientro di Rainsy. Il guardasigilli ha ricordato che anche solo pianificare un colpo di Stato comporta una pena compresa tra i 15 ed i 30 anni di prigione. “Se l'autore del crimine è un funzionario pubblico, la punizione è l'ergastolo”, ha aggiunto. Chin Malin, portavoce del ministero, ha dichiarato ieri che “chiunque partecipi ad una cospirazione per rovesciare il governo sarà accusato di ‘complotto’”. “Ciò – ha proseguito – comporta una pena compresa tra cinque e 10 anni di carcere. La pena aumenta tra 10 e 20 anni se l'autore è un funzionario pubblico”.

Le precisazioni del ministero seguono di alcuni giorni un appello che il leader dell’opposizione ha pubblicato sui social network, per invocare il sostegno del popolo e dei membri delle Reali forze armate (Rcaf). Rainsy ha annunciato che il Cnrp ha preparato fondi per i soldati che diserteranno al suo ritorno. “Sottraetevi al pericoloso regime dittatoriale del primo ministro Hun Sen e unitevi ai cittadini che chiedono libertà, giustizia e democrazia sotto la guida del Cnrp dal 9 novembre”, ha scritto.

Quattro giorni fa, in un’intervista a Rfa, Rainsy ha anche lanciato un duro attacco alla Cina, principale alleato del regime di Hun Sen. Un nuovo governo a guida Cnrp, ha dichiarato, “caccerà a calci i cinesi e negherà a Pechino il permesso di usare la Cambogia come sua base militare. “Hun Sen lavora a stretto contatto con la Cina; Pechino sta espandendo la sua influenza e invadendo altri Paesi, ma quando torneremo ad una vera democrazia, ci riprenderemo la nostra integrità”.

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