16/04/2019, 10.41
ASIA-FRANCIA
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Il cordoglio dei Paesi asiatici per l’incendio che ha distrutto Notre-Dame

Il ministro degli Esteri iraniano: “I nostri pensieri sono con i francesi e tutti i cattolici”. Il Primo ministro thai, Prayut Chan-o-cha, esprime “dolore”. Il Giappone ha indicato la volontà di sostenere la Francia nelle opere di restauro. La Corea del Sud annuncia ispezioni nei monumenti nazionali. La comunità cattolica sudcoreana offre parole di consolazione e promette solidarietà al popolo francese.

Parigi (AsiaNews) – I Paesi dell’Asia si uniscono alla comunità internazionale nell’esprimere cordoglio alla Francia ed il suo popolo, per l’incendio che ha devastato la cattedrale di Notre-Dame a Parigi.

Il ministro degli Esteri iraniano, Mohammad Javad Zarif, questa mattina dichiara di essere “rattristato dal fatto che Notre-Dame sia parzialmente distrutta, dopo aver resistito per 800 anni alle guerre e alla Rivoluzione (francese)”. “I nostri pensieri sono con i francesi e tutti i cattolici”, scrive Zarif sui suoi account social. Il ministro della Repubblica islamica descrive la cattedrale parigina come “un monumento emblematico dedicato alla preghiera del nostro unico Dio e che ci ha uniti tutti attraverso il capolavoro letterario di Hugo”.

Anche il Primo ministro thai, Prayut Chan-o-cha, esprime “dolore”. Lo fa tramite le parole del suo portavoce, Werachon Sukondhapatipak. Prayut ha annunciato “sostegno al governo e al popolo francesi, che hanno subito una grande perdita”. Il premier si dice “fiducioso” negli sforzi di Parigi per la ricostruzione della cattedrale.

Il Giappone ha indicato la volontà di sostenere la Francia nelle opere di restauro. “Il governo giapponese prenderà in considerazione la possibilità di fornire supporto, qualora richiesto dal governo francese”, afferma Yoshihide Suga, segretario capo del gabinetto. “È una perdita per il mondo e ci sentiamo profondamente tristi”, aggiunge. Nel Paese, politici ed esperti si uniscono alla solidarietà espressa dal governo.

Miki Kato, a capo del Centro di ricerca cattolico del Sendai Shirayuri Women's College, dichiara che “la magnificenza di Notre-Dame era diversa da qualsiasi altra chiesa, e i molti visitatori e locali che pregavano lì suscitavano meraviglia”. L’accademica ha sottolineato  che nella cattedrale ha avuto luogo una funzione per le vittime del devastante terremoto e dello tsunami che nel 2011 hanno colpito Sendai e altre zone del Giappone nord-orientale. “Adesso è il nostro turno per sostenere la Francia. Prego per la ricostruzione della cattedrale”.

A nome del governo della Corea del Sud, l'Amministrazione per i beni culturali (Cha) esprime “profondo rammarico” per l'incendio e annuncia ispezioni nei monumenti nazionali. La Cha riferisce di aver chiesto ai governi provinciali di controllare i sistemi di protezione antincendio negli edifici in legno e in altri beni culturali. Sono inoltre in corso ispezioni di palazzi, tombe e templi gestiti in modo diretto dall’Amministrazione.

Nel frattempo, la comunità cattolica sudcoreana offre parole di consolazione e promette solidarietà al popolo francese. “Sono rimasto scioccato e profondamente addolorato quando ho appreso la notizia dell'incendio”, dichiara in un messaggio il card. Andrew Yeom Soo-jung, arcivescovo di Seoul. “Condividiamo il dolore e la sofferenza dei cattolici in Francia e della gente di Parigi”. Il cardinale annuncia infine che l’arcidiocesi pregherà per quanti stanno combattendo il disastro e per la piena restaurazione della cattedrale.

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