Il Consiglio di sicurezza Onu approva “all’unanimità” l’accordo sul nucleare iraniano
New York (AsiaNews/Agenzie) - Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha approvato “all’unanimità" l'accordo nucleare raggiunto a Vienna, capitale dell’Austria, la scorsa settimana fra l'Iran e i 5+1 (i membri permanenti del Consiglio di sicurezza, Usa, Russia, Cina, Gran Bretagna e Francia, più la Germania). La risoluzione, promossa da tutti e 15 i Paesi membri del Consiglio di sicurezza, autorizza la revoca delle sanzioni, a fronte di un freno deciso alle attività atomiche “sensibili” promosse da Teheran. Essa garantisce anche un meccanismo di “pronto reintegro” delle sanzioni, nel caso in cui l’Iran non adempia in modo rigoroso alle proprie obbligazioni.
Per i prossimi 90 giorni non sono previste ulteriori azioni, per garantire al Congresso degli Stati Uniti il tempo di votare e concedere o meno il via libera all’accordo. Il presidente Usa Barack Obama auspica che la risoluzione “mandi un chiaro segnale” ai critici, in base al quale “la grande maggioranza delle nazioni” riconosce che la diplomazia “è il mezzo di gran lunga migliore per evitare che l’Iran si doti di un’arma nucleare”.
Teheran ha sempre affermato in tutti questi anni che il proprio programma atomico aveva scopi “pacifici” e civili, ed era mirato alla produzione di energia elettrica per sopperire al fabbisogno interno.
Ieri, dopo il voto l’inviato iraniano Gholamali Khoshroo ha assicurato che il suo Paese sarà “risoluto nell’adempiere alle proprie obbligazioni” e respinge al mittente ogni ombra sulle reali intenzioni del governo di Teheran. Intanto il ministro iraniano degli Esteri Mohammad Javad Zarif ha criticato gli Stati Uniti per non aver ritirato la minaccia della risposta militare contro Teheran, quale primo passo all’indomani del raggiungimento dell’accordo. “Usare la forza […] non è un’opzione - ha dichiarato - ma una tentazione poco saggia e pericolosa”. Le sue parole giungono all’indomani della visita del ministro statunitense della Difesa Ashton Carter in Israele, durante la quale ha affermato che l’accordo non esclude affatto l’opzione militare. Il premier Benjamin Netanyahu ha definito l’accordo un “errore di portata storica” che permetterà all’Iran di dotarsi della bomba atomica.