25/08/2014, 00.00
HONG KONG - CINA
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I leader di Pechino discutono sul futuro di Hong Kong. Occupy Central si prepara a "ondate" di proteste

di Wang Zhicheng
Il Comitato permanente dell'Assemblea nazionale del popolo deciderà entro una settimana il metodo di elezione del capo dell'esecutivo. I democratici vogliono un suffragio universale libero; Pechino pensa a un comitato che scelga i candidati, che devono essere "patriottici" e non opposti al governo centrale. Il movimento di Occupy Central e la polizia si preparano alle manifestazioni.

Pechino (AsiaNews) - Il Comitato permanente dell'Assemblea nazionale del popolo ha iniziato da oggi una settimana d'incontri per valutare le modalità di elezione dei leader di Hong Kong.

Da tempo molta parte della popolazione del territorio chiede una piena democrazia, con suffragio universale per l'elezione del parlamento e del capo dell'esecutivo.

Il movimento di Occupy Central, a sostegno del suffragio universale, ha promesso "ondate su ondate" di proteste se Pechino non risponderà alle esigenze della gente di Hong Kong. Il movimento ha organizzato nelle scorse settimane un referendum sulla democrazia che ha visto la partecipazione di ben 800mila persone.

Le elezioni del capo dell'esecutivo dovrebbero tenersi nel 2017. Per quell'anno la Cina aveva promesso che si sarebbe potuto discutere di piena democrazia nel territorio.

Finora, solo metà dei seggi del parlamento sono sottomessi al voto popolare; l'elezione del governatore è affidata a un comitato di 1200 persone rappresentanti di settori della società e del business, cooptati dal governo di Hong Kong e dalla Cina.

L'idea di Pechino è che il nuovo capo dell'esecutivo venga eletto a suffragio universale, ma i candidati devono essere approvati da un comitato, ricevendo più del 50% dei loro consensi.

E poiché il comitato sarebbe formato da persone pro-Cina e da rappresentanti del mondo del business , questi eserciterebbero un diritto di veto o almeno forte controllo su chi verrebbe eletto.

Nelle scorse settimane Pechino ha anche dato indicazioni che ogni candidato alla carica deve essere "patriottico" e non opporsi al governo centrale cinese.

I membri di Occupy Central hanno dichiarato che se Pechino produce uno schema troppo stretto, il movimento varerà delle proteste sempre più grandi, "ondate su ondate di lotta" fino all'occupazione del distretto di Central da parte di 10mila attivisti.

La polizia ha fatto sapere che con 28mila agenti la situazione rimarrà sotto controllo.

 

 

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