04/10/2019, 15.34
HONG KONG - CINA
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Hong Kong sotto emergenza: vietato l’uso di maschere nelle manifestazioni

di Paul Wang

Carrie Lam, capo dell’esecutivo, ha detto che vuole attuare questa legge perché preoccupata della “posizione pericolosa” in cui si trovano “i giovani”. Chiunque indossa una maschera in pubblico rischia una condanna a un anno di prigione e una multa di 25mila dollari di HK. Le forze dell’ordine continueranno a indossare maschere perché esse possono essere “facilmente identificate”. Fronte civico per i diritti umani: Invece di “recuperare la fiducia della gente”, il governo “spinge sempre più Hong Kong nell’abisso”.

Hong Kong (AsiaNews) – Dalla mezzanotte sarà vietato coprire il volto durante le proteste. Invocando una legge di emergenza del 1922, durante il periodo coloniale, il capo dell’esecutivo Carrie Lam ha imposto nel territorio il divieto di indossare maschere in incontri pubblici autorizzati o non autorizzati. Parlando ai media dopo un raduno con il suo consiglio esecutivo, la Lam ha spiegato che questa legge “è necessaria, data la situazione oggi”.

Da quando è iniziato il movimento anti-estradizione, i manifestanti hanno preso l’abitudine di indossare maschere chirurgiche o più elaborate, con respiratori e occhialini (foto 1). Il primo motivo è che tutti temono che la polizia possa risalire alla loro identità con il riconoscimento facciale. Il secondo è che la polizia usa idranti e gas lacrimogeni che rendono difficile la respirazione.

La Lam ha detto che vuole attuare questa legge perché preoccupata della “posizione pericolosa” in cui si trovano “i giovani”. Ha precisato che il 38% degli arrestati finora (circa 1100) sono studenti.

D’ora in poi, chiunque indossa una maschera in pubblico rischia una condanna a un anno di prigione e una multa di 25mila dollari di HK (circa 2910 euro). Sono liberi dal divieto chi indossa maschere per motivi di lavoro, sanitari o religiosi.

Carrie Lam non ha affrontato alcuna delle “cinque domande” per cui il movimento esige una risposta, fra cui un’inchiesta indipendente sull’uso eccessivo della forza da parte della polizia e il suffragio universale. Il silenzio del governo sulle domande è la molla che infuoca tutte le manifestazioni e che spinge alcune frange alla violenza.

Alla conferenza stampa, alcuni giornalisti hanno domandato se anche i poliziotti saranno obbligati ad avere il viso scoperto.  Il Segretario per la sicurezza, John Lee, ha risposto dicendo che le forze dell’ordine continueranno a indossarle perché esse possono essere “facilmente identificate” attraverso il numero di identificazione che hanno sull’elmetto. In realtà, in molte manifestazioni e scontri, vi sono stati poliziotti travestiti da manifestanti; altri che non avevano alcun numero di identificazione; altri ancora che non avevano alcun documento che provasse il loro essere parte della polizia (foto 2).

Il Fronte civico per i diritti umani, un’associazione di circa 50 ong, promotore di molte manifestazioni in queste settimane, ha condannato la mossa del governo. In una dichiarazione pubblica ha chiesto che anzitutto i poliziotti smettano di usare maschere e mostrino la loro identità, specie dopo aver usato “forza eccessiva e perfino letale”, come nel caso del giovane colpito da un proiettile al petto.

Il Fronte ha anche detto che il governo dovrebbe rispondere alle richieste della popolazione, prima di schiacciare ancora di più le proteste.

Carrie Lam e il suo governo dovrebbero cercare di “recuperare la fiducia della gente”. Invece, “essi intensificano gli sforzi per sopprimere la popolazione con leggi malevoli… spingendo sempre più Hong Kong nell’abisso”.

Non appena Carrie Lam ha parlato alla conferenza stampa, in molti quartieri del territorio sono cominciate manifestazioni contro la legge di emergenza. Anche migliaia di persone del mondo del business sono sfilate in Central, indossando una maschera in segno di sfida (foto 3 e 4).

La decisione della Lam sembra contraddire la Basic Law, la mini-costituzione su cui si basa Hong Kong, approvata da Gran Bretagna e Cina. Infatti la Basic Law afferma che solo il parlamento di Hong Kong ha diritto di produrre ed emanare leggi. Il capo dell’esecutivo non ce l’ha. La mossa della Lam è quindi anti-costituzionale.

Il parlamentare Dennis Kwok, del Civic Party, ha dichiarato che questa legge anti-maschere toglie al Legco il potere di legiferare. E ha aggiunto: “Il governo dice che la legge sarà usata per tenere a bada i pericoli pubblici. Ma questa legge creerà uno scontro politico ancora maggiore”.

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